Una gratifica di qualche migliaio di euro e un ringraziamento “post mortem” per la dedizione dimostrata sul lavoro. È quanto si sono visti recapitare a fine 2015 i 250 lavoratori di Enoplastic, azienda di Bodio Lomnago (Varese) fondata nel 1957 da Piero Macchi, morto lo scorso giugno a 87 anni. Quando si era reso conto che non avrebbe superato la grave malattia che lo aveva colpito un anno fa, l’imprenditore aveva disposto nel suo testamento che oltre un milione e mezzo di euro di eredità fosse suddiviso tra i propri dipendenti in base alla posizione occupata e all’anzianità in azienda

Tutto è stato curato nei minimi dettagli dalla moglie di Piero Macchi, assicurandosi che soldi e lettera venissero consegnati alle famiglie dei dipendenti entro il 25 dicembre. I famigliari hanno fatto sapere che la decisione è stata presa dall’imprenditore in totale autonomia, come aveva sempre fatto, avvalendosi della collaborazione di un notaio e di un consulente del lavoro di fiducia per gli aspetti più tecnici dell’operazione. Macchi ha valutato personalmente il lascito a ognuno dei suoi dipendenti, dai più giovani, che hanno ricevuto circa 2000 euro, ai più anziani, cui sono andati intorno ai 10 mila euro. La famiglia aveva fatto di tutto per mantenere la notizia riservata, seguendo il riserbo che da sempre aveva caratterizzato l’imprenditore. Ma alla ripresa delle attività dopo le festività natalizie, i dipendenti hanno voluto incontrare sua moglie, per esprimerle la propria riconoscenza, inducendola a rendere pubblico il grande gesto del marito.