In base a un recente studio condotto negli Stati Uniti da Freedonia, la domanda locale di siliconi dovrebbe aumentare in media del 4,5% all’anno, raggiungendo entro il 2020 un valore di 4,4 miliardi di dollari e un volume circa 412 mila tonnellate (+2,6%). All’interno della famiglia dei materiali siliconici, elastomeri e fluidi rappresentano l’85% della domanda e per i primi, in particolare, si prevedono opportunità di crescita al ritmo del 5% annuo grazie al continuo sviluppo di settori quali il medicale (in cui i siliconi vengono apprezzati per la loro resistenza al calore e la stabilità chimica) e l’edilizia (per sigillanti e coperture).
Secondo le previsioni, anche le resine, principalmente impiegate per vernici e rivestimenti, registreranno un incremento del 5%. I gel infine, +4,1% entro il 2020, trovano sempre più applicazione come incapsulanti protettivi nelle celle solari e nei LED, oltre che nella produzione di protesi mammarie.
In rialzo anche l’impiego dei siliconi nei motori industriali, mentre qualche segnale di sofferenza proviene dall’industria automobilistica e dei trasporti in generale, anche se i materiali siliconici - utilizzati per migliorare la sicurezza dei veicoli, ottimizzare il consumo di carburante e insonorizzare gli abitacoli - non sembrano risentirne granché.