L’Italia rientra fra i primi 5 paesi europei nel riciclo della plastica. Questo risultato è il frutto di un intenso lavoro iniziato nel 2003 da Corepla (il consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica) a favore di investimenti mirati in ricerca e sviluppo, di una produzione orientata al riciclo e al riutilizzo dei materiali e di un sistema sempre più efficiente in termini di costi di gestione.
Il nostro Paese oggi figura tra i grandi riciclatori a livello continentale con un immesso al consumo nel 2015 pari a circa 2 milioni di tonnellate di imballaggi in plastica. Nel 2015 sono state raccolte approssimativamente 900 mila tonnellate di imballaggi in plastica, con un incremento dell’8,4% rispetto al 2014. Anche il riciclo è cresciuto, attestandosi a 540 mila tonnellate, che insieme alle 324 mila tonnellate che hanno prodotto calore ed energia hanno permesso di contenere allo 0,8% la quota conferita in discarica sul totale del materiale raccolto.
In base a quanto riferito da Corepla, il costo per ogni tonnellata di materiale che transita attraverso il consorzio è stato ridotto da circa 43 euro del 2003 a circa 16 euro del 2015 e per il futuro le parole d’ordine sono ricerca e sviluppo ulteriori e materiali sempre più concepiti in chiave di riciclabilità. Sempre secondo il consorzio nel 2003 dagli imballaggi raccolti si ottenevano 5 materie prime seconde, che nel 2015 sono salite a 15. La grande sfida è rappresentata oggi dall’economia circolare, per la quale è fondamentale l’innovazione e che coinvolge tutte le parti della filiera, dai produttori di materiali ai costruttori delle tecnologie di trasformazione, fino ai consumatori di manufatti in plastica e ai produttori dei sistemi per il loro recupero e riciclo.