Le soluzioni proposte da Electronic Systems nell’ambito della misura e del controllo della qualità, dedicate soprattutto alle linee di estrusione e di calandratura, sono da sempre messe a punto su solide basi scientifiche e allo stesso tempo rese fruibili anche da personale non necessariamente dotato di un elevato livello di preparazione e specializzazione. Tra le varie tecnologie che il costruttore di Momo, in provincia di Novara, ha sviluppato per la realizzazione dei propri dispositivi di misura, quella pneumatico-induttiva ha sicuramente messo a segno il maggior successo negli ultimi 10 anni.

Si parla della linea di prodotti Essair (ovvero Electronic SystemS AIR) dove lo spessore di un laminato in plastica viene misurato con quello che viene definito, anche se un po’ enfaticamente, soffio “divino”, ovvero con un leggero soffio d’aria assolutamente innocuo e, quindi, quanto di più ecologico e sicuro si possa pensare. Niente radiazioni ionizzanti, niente contatto con il materiale da misurare. Ma ancor di più, grazie a un’idea brevettata, è stato realizzato un sensore in grado di autocalibrarsi, ovvero evitare la componente umana nell’influenzare l’esito di complicate procedure di calibrazione.

La semplice idea di base ha tuttavia richiesto un notevole impegno per arrivare a un dispositivo con caratteristiche idonee per un funzionamento anche in ambienti industriali particolarmente gravosi. Grazie al continuo miglioramento delle prestazioni e delle modalità di impiego, questa tecnologia ha trovato sempre più spazio per un utilizzo su larga scala in processi produttivi molto diversi tra di loro. Si va dall’estrusione alla calandratura, fino alla spalmatura, nella loro accezione più estesa. La misura è condotta su materiali come PVC, gomma, film polimerici di varia struttura ed espansi, di colori diversi e di complessa formulazione, senza che ne venga influenzano l’esito. La diversità dei processi di trasformazione e le specifiche esigenze di misura e di controllo è stata fonte di ispirazione nell’introdurre nuove versioni innovative.

Infatti, l’azienda, con l’utilizzo di più sensori nella loro versione autocalibrante per posizione fissa, ha di fatto stabilito uno standard nel settore della calandratura della gomma. Questo ha portato vantaggi anche nel controllo automatico dello spessore, con conseguente risparmio di materia prima.

Oggi è anche possibile misurare una foglia in PVC direttamente su uno dei cilindri di calandratura dove, fino a ora, le condizioni di temperatura e l’ambiente chimicamente aggressivo impedivano l’impiego delle più tradizionali tecnologie. Per questa applicazione, assieme allo sviluppo di una nuova versione del sensore pneumatico-induttivo, si è reso necessario anche mettere a punto uno scansore che funzioni in un ambiente ad alta temperatura, con presenza di vapori particolarmente aggressivi e su calandre spalmatrici con larghezza superiore ai 4 metri.