Nel 2022 Coripet, il consorzio volontario per la raccolta e l’avvio a riciclo delle bottiglie in PET post consumo, ha raggiunto, con oltre il 51%, la maggioranza delle quote dell’immesso al consumo sul mercato delle bottiglie in PET da parte dei propri soci. È quanto emerge dall’indagine di Plastic Consult, società incaricata dagli operatori del settore a rilevare i dati di mercato. Più in dettaglio, Coripet, nel secondo trimestre del 2022, con un totale di immesso al consumo pari a 120.300 tonnellate, ha raggiunto la quota di mercato del 51,4%.
Il traguardo raggiunto da Coripet, che è tra i primi quattro consorzi EPR in Italia, conferma l’importanza del percorso intrapreso, suggellato dall’andamento positivo del recente bilancio. Coripet cresce infatti in termini di quota di mercato, così come in aumento sono stati i ricavi e i contributi per la raccolta differenziata versati a favore dei comuni. In crescita anche la raccolta selettiva con ecocompattatori, sempre più capillare sul territorio. Il dato si inserisce inoltre nella scia del recente annuncio, favorito dall’andamento positivo del mercato del PET riciclato, con cui si abbassa a 16 euro ton il contributo di riciclo Coripet per produttori.
“Il dato di oggi conferma la bontà del nostro progetto e della nostra idea e visione del mercato in cui operiamo. Stiamo consolidando la nostra posizione all’interno dello scenario di riferimento e gli ultimi indicatori ci dicono che il nostro modello di business trova sempre più consensi tra gli attori coinvolti nella filiera del riciclo del PET. Mai come ora, con gli obiettivi imposti dall’Unione europea, il mercato ha bisogno di maggiore concorrenza, che si traduce anche in modalità innovative per il riciclo del PET, come quelle che sostiene Coripet e che passano anche attraverso il ruolo attivo dei cittadini, che rappresentano un pilastro fondamentale per il nostro sistema di gestione del fine vita di questo materiale”, ha dichiarato Corrado Dentis (foto qui sopra), presidente di Coripet.