Secondo le rilevazioni e le previsioni dell’associazione turca di categoria Pagev, diffuse in occasione del K 2016, la produzione locale di articoli in plastica ha raggiunto un volume di 8,6 milioni di tonnellate nel 2015 (suddiviso in 3,4 milioni di t di imballaggi e 1,9 milioni di t di manufatti per edilizia), con un incremento di circa tre punti percentuali sul 2014 e uno sfruttamento della capacità nell’ordine del 73%. Parallelamente, il valore si è fermato sotto i 33 miliardi di dollari, con un calo del 6,6%.
Sempre nel 2015, le esportazioni si sono attestate su 1,58 milioni di tonnellate, in leggera diminuzione sul 2014. La produzione locale di materie prime ha raggiunto il milione di ton ma continua a essere del tutto insufficiente e 6,3 milioni di t sono state importate. Nel 2016 la produzione di articoli in plastica dovrebbe raggiungere i 9 milioni di tonnellate. Anche la gran parte del fabbisogno di macchinari viene ancora soddisfatto dalle importazioni: infatti, solo il 30% è prodotto localmente.
I vertici dell’associazione turca ritengono che le turbolenze politiche che hanno investito nei mesi scorsi la Turchia non stiano causando particolari ripercussioni a livello industriale. Però, contemporaneamente, sottolineano come, a fronte di una normale attività di ammodernamento tecnologico degli impianti produttivi già esistenti, le decisioni in merito a investimenti strutturali in nuove attività vengano spesso rinviate.
Nel 2015, l’export italiano di macchine per materie plastiche e gomma verso la Turchia ha di poco superato i 94 milioni di euro, ovvero lo stesso valore del 2014 ma, comunque, in tendenziale crescita rispetto ai due anni precedenti; nei primi sei mesi del 2016 si è portato a 52 milioni.