Con provvedimento assunto il 13 settembre scorso, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) ha accolto integralmente la soluzione giuridica proposta dal Polieco, così definendo il procedimento avviato dalla stessa Agcm in seguito alla segnalazione di Ecopolietilene di una presunta posizione dominante nel mercato della gestione dei rifiuti di beni in polietilene. La notizia - per quanto non del tutto inattesa - è stata accolta con soddisfazione dai vertici di Polieco. Il procedimento istruttorio è stato in tal modo chiuso senza che si sia dovuta accertare alcuna violazione della normativa antitrust e senza irrogare alcuna sanzione al Polieco.

Gli impegni proposti da Polieco e approvati da Agcm non soltanto risolvono una serie di problemi concreti del sistema di gestione dei rifiuti a base di polietilene, favorendo le adesioni delle società inadempienti alle obbligazioni ambientali, senza tuttavia consentire il non pagamento dei contributi pregressi evasi, ma semplificano gli approcci delle imprese e la regolarizzazione delle stesse con riguardo alle obbligazioni ambientali. Un preciso impegno, inoltre, concerne il contenzioso, prevedendosi la possibilità di una vantaggiosa transazione, a tutto beneficio dell’ambiente.

L’apprezzamento per la primaria finalità della salvaguardia dell’ambiente, conseguita da Polieco - anche a discapito di meri interessi commerciali - sembra essere accolto anche nella lunga motivazione del provvedimento di chiusura, laddove la stessa Agcm ritiene che “in via generale, inoltre, gli impegni di Polieco tutelano indirettamente e in via complementare l’ambiente e la sostenibilità anche sotto un diverso e ulteriore profilo dal momento che, nel garantire la correttezza delle condizioni competitive di offerta dei servizi di compliance all’EPR ai produttori, stimolano una maggiore efficienza ed efficacia dell’attività di raccolta e riciclo. In conclusione, nel caso di specie, l’applicazione del diritto antitrust, assicurando la concorrenzialità dei mercati e il loro funzionamento efficiente, può contribuire anche al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale”.

Infine, in merito alla proposta che i contributi pregressi (quelli dovuti per gli anni precedenti da imprese fino al momento dell’adesione sconosciute al sistema), non concorrano ai bilanci dei gestori, ma confluiscano in un trust finalizzato al soccorso nelle emergenze ambientali, Agcm nel suo provvedimento di accoglimento osserva che “l’impegno finalizzato alla costituzione di un fondo in trust per iniziative di carattere ambientale (emergenze ambientali e gestione dei rifiuti dei beni in polietilene abbandonati nell’ambiente) mette in atto una positiva complementarietà tra gli interessi pubblici sottesi alle norme antitrust e l’interesse pubblico alla tutela dell’ambiente ed alla sostenibilità”.

Tags