Una nuova linea sviluppata da Binova è in grado di eseguire in un unico passaggio ciò che normalmente viene effettuato in due fasi: rigenerazione e compoundazione. La tecnologia processa il materiale poliolefinico post consumo sotto forma di foglie macinate, provenienti da un impianto di lavaggio, e il granulo ottenuto garantisce un prodotto finale di elevato livello qualitativo. Nonostante la provenienza, grazie a una doppia filtrazione automatica, è possibile garantire all’utilizzatore finale del granulo la produzione di fi lm con spessori intorno ai 20 micron.
La linea utilizza un estrusore bivite corotante che può produrre da 1400 a 1800 kg/ora, a seconda del materiale introdotto. L’impianto è in grado di trattare scarti di fi lm con un’elevata umidità residua (fi no all’8%). La presenza di un sistema di degasaggio con vuoto elevato, distribuito su quasi tutta la lunghezza del cilindro dell’estrusore (tre caminetti di degasaggio sottovuoto più un caminetto a scarico atmosferico), permette la granulazione di fi lm stampati fi no all’80% della superficie.
Dalla mescolazione delle materie prime direttamente in macchina scaturisce un materiale perfettamente omogeneo, in grado di innalzare la qualità del prodotto finale. Il sistema di dosaggio dei vari componenti può essere di tipo gravimetrico o volumetrico. Un nuovo sistema di controllo gravimetrico per il fi lm macinato, anche con densità apparente intorno a 0,05 kg per decimetro cubo, sviluppato dall’azienda stessa, garantisce l’esatta percentuale di foglia macinata che deve alimentare l’estrusore.
L’impianto riduce la movimentazione dei materiali all’interno dello stabilimento produttivo e il consumo energetico complessivo: dalle stime risulta che, per i materiali poliolefinici a base di LDPE, il consumo non risulta superiore a 0,26-0,27 kW/kg, mentre per i materiali a base polipropilenica o polistirenica, quali PP, PS o HIPS, tale valore si attesta a 0,22-0,23 kW/kg (escluso il raffreddamento delle acque di processo). Rispetto a una linea tradizionale, con estrusore monovite, il risparmio energetico conseguente all’utilizzo di un estrusore bivite corotante si attesta intorno al 30% e assicura anche un grado di ottimizzazione superiore. La linea è dotata di un software che controlla tutta la produzione, anche in caso di ritmi di lavoro elevato, e consente il controllo dello stato dei dati di processo anche a distanza, tramite smartphone.