Via libera dal Ministero dell’Ambiente al progetto Coripet, presentato dai consorzi delle acque minerali e dai riciclatori per gestire autonomamente le bottiglie in PET. Il decreto di autorizzazione è arrivato martedì 24 aprile, al termine di una lunga ed approfondita fase istruttoria che, per la forte spinta innovativa del progetto e la complessità della materia, ha coinvolto non solo il Ministero dell’Ambiente, ma anche ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), per le valutazioni tecniche. Come prevede la legge, il provvedimento di riconoscimento è diviso in due fasi: una prima, provvisoria, per la fase di avvio e implementazione del progetto, che avrà una durata di due anni, cui seguirà la fase definitiva, al raggiungimento degli obiettivi previsti. Coripet inizierà a operare sul mercato, al pari degli altri operatori già autorizzati, e, in questa fase di avvio, sono previste verifiche e controlli periodici sul raggiungimento degli obiettivi sia da parte di ISPRA che del Ministero dell’Ambiente.
Con il modello Coripet arriva sul mercato un innovativo approccio alla gestione degli imballaggi in PET post consumo: il quantitativo di bottiglie in plastica immesse sul mercato dai consorzi delle acque minerali (Acque Minerali d’Italia, Ferrarelle, Lete, Gruppo Sanpellegrino e Drink Cup) sarà raccolto nelle quantità obbligatorie per legge e avviato al riciclo meccanico (oggi almeno il 60%), grazie anche ai riciclatori (Aliplast, Dentis Recycling Italy e Valplastic) soci in Coripet e già in possesso del parere positivo di EFSA (European Food Safety Authority) per la produzione di rPET idoneo al diretto contatto alimentare. Due le modalità previste per intercettare le bottiglie post consumo: attraverso la raccolta differenziata operata dai Comuni e attraverso gli di ecocompattatori, che saranno installati, almeno in una prima fase, presso i supermercati.
“Siamo lieti di poter avviare il nostro progetto di economia circolare per raggiungere obiettivi di riciclo sempre più ambiziosi, grazie anche a nuove modalità che coinvolgano e incentivino non solo i Comuni, ma anche direttamente i cittadini”, ha dichiarato Giancarlo Longhi, presidente del consorzio Coripet. “Desideriamo che il riciclo da bottiglia a nuova bottiglia diventi una possibilità concreta per i cittadini e le aziende”.
Il progetto, che presenta innovativi aspetti come il “bottle to bottle”, si inserisce e non stravolge la filiera oggi operativa. “Alla luce dei nuovi e ambiziosi obiettivi europei di riciclo, il riconoscimento di Coripet è un chiaro segnale che va nella direzione indicata dall’ Europa: riciclare sempre di più e con una migliore qualità. Inizieremo sicuramente a operare in sinergia e collaborazione con tutta la filiera: dall’attuale sistema consortile ai Comuni, che rappresentano l’indispensabile anello di congiunzione con i cittadini, dagli impianti di selezione fino alla grande distribuzione, che, da tempo, si è mostrata attenta al nostro progetto”, ha concluso Giancarlo Longhi.