In un’ottica di economia circolare, Versalis (Gruppo Eni), RadiciGroup e Safitex uniscono le proprie competenze per rendere riciclabile l’erba sintetica dei campi sportivi. Il progetto, presentato a Ecomondo il 6 novembre, si sviluppa in una filiera tutta italiana e punta a potenziare la circolarità di tale applicazione così da ridurne l’impatto a fine vita, oggi ancora gestito prevalentemente attraverso discarica o incenerimento, con conseguenti emissioni di gas serra.

Grazie alla collaborazione delle tre aziende - Versalis, quale fornitore della materia prima, il polietilene, RadiciGroup, come produttore di filati per applicazioni sportive, e Safitex, quale produttore di tappeti in erba sintetica, che hanno fatto proprio il percorso del cosiddetto “made green in Italy” - a fine vita il tappeto in erba sintetica può essere destinato al riciclo nel mondo della plastica: viene raccolto, sminuzzato e trasformato per altre applicazioni nel settore sportivo (parastinchi, gomitiere, pettorine) o in quello dell’arredamento (vasi, accessori e attrezzi da giardino).

Al fine di valutare le prestazioni ambientali del progetto, i tre partner hanno effettuato un’analisi del ciclo di vita (LCA - Life Cycle Assessment), ognuna per il proprio prodotto, che ha permesso una quantificazione degli impatti ambientali affidabile, trasparente e basata su dati scientifici e regole di calcolo comuni e validi in tutto il territorio europeo. I risultati degli studi effettuati sul polimero (Versalis), sul filato Radigreen (RadiciGroup) e sul tappeto EcoNext (Safitex) sono stati verificati da parte di un organismo di certificazione indipendente (Certiquality) che ha rilasciato per ognuno un attestato di Product Environmental Footprint (PEF), metodologia riconosciuta a livello europeo che consente di misurare le prestazioni ambientali dei prodotti lungo tutto il loro ciclo vita.