Al via “re-thinking the future”, ciclo di incontri e seminari promossi da Sacmi sui temi della rivoluzione 4.0 nel mondo delle imprese. Una prospettiva che rimette al centro l’importanza della formazione per anticipare e governare il cambiamento. Il primo appuntamento è fissato per il 9 aprile con l’inaugurazione del nuovo Innovation Lab nella sede del costruttore imolese.

Sacmi, che nel 2019 celebra cent’anni di storia aziendale all’insegna dell’innovazione, della qualificazione del lavoro, della sinergia con il territorio, è da sempre attenta ai temi della formazione e del cambiamento. Sei sono gli appuntamenti previsti presso l’Auditorium 1919 dell’azienda per aprire una “finestra sul futuro”, secondo la definizione di Raffaele Secchi, docente alla Liuc Business School e curatore scientifico della rassegna.

Il primo incontro del 9 aprile sarà intitolato “Dare spazio all’innovazione”, sarà aperto alla cittadinanza e ruoterà intorno all’inaugurazione del nuovo Sacmi Innovation Lab, la struttura dedicata alle attività di ricerca e sviluppo nell’applicazione dell’Internet of Things e delle tecnologie abilitanti 4.0, cofinanziata dal bando regionale sull’attrattività degli investimenti in settori avanzati di Industria 4.0 e candidata a diventare nodo della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna.

 

Innovazione aperta

Cogliere le opportunità della progressiva automazione di diverse fasi del processo produttivo è la determinazione di Sacmi, che nel solo 2018 ha dedicato oltre 30 mila ore alla formazione interna sui temi delle nuove tecnologie, della sicurezza sul lavoro e dell’ambiente. Una prospettiva che esce dal perimetro aziendale per coinvolgere l’intero tessuto delle PMI regionali, in una logica di innovazione aperta che caratterizza, in particolare, la nuova struttura, con una quarantina di ricercatori (di cui 20 neolaureati) impegnati nei prossimi mesi nello sviluppo delle attività dell’Innovation Lab stesso.

“Sacmi nasce nel 1919 dal coraggio e la determinazione di nove persone, accomunate da un ideale, il miglioramento delle condizioni di vita attraverso il lavoro. In questi 100 anni di storia, la cooperativa ha raggiunto i vertici della manifattura mondiale grazie alla capacità di uomini straordinari di riconoscere ed anticipare il cambiamento, secondo le peculiari sfide poste da ogni epoca storica e contesto socioeconomico. Fare la nostra parte in questa delicata fase di trasformazione, che pensiamo altrettanto densa di opportunità per le nostre imprese e i nostri territori, è l’obiettivo di questi incontri che proseguiranno per tutto il 2019 per celebrare il centenario”, ha sottolineato il presidente di Sacmi, Paolo Mongardi.

Dopo il 9 aprile, la rassegna proseguirà nei mesi successivi con incontri finalizzati a mettere a fuoco aspetti specifici della prospettiva 4.0, dalle sfide competitive e trasformazione dei modelli di business (velocità, personalizzazione, marketing omnicanale), alla “fabbrica 4.0”, dove troveranno spazio robot collaborativi e impianti “autoadattivi”, nella logica di una personalizzazione e flessibilità crescente delle produzioni.

Una evoluzione che in questa logica - con la persona al centro - rimette in campo, accanto alle competenze, il tema dell’innovazione dei modelli organizzativi, per renderli coerenti con il nuovo approccio alla produzione e al mercato. E, soprattutto, pone con urgenza il tema dell’economia circolare, della gestione virtuosa del ciclo di vita dei prodotti e delle macchine per rendere più sostenibile il processo produttivo, cogliendo anche da questo punto di vista tutte le opportunità dello smart manufacturing.