La Qualità di un prodotto o manufatto ha un duplice significato. Da un lato può essere considerata come soddisfazione dei requisiti imposti in fase di progettazione e dall’altro deve essere coordinata con la concreta fattibilità di produzione che un’azienda plastica è in grado di sostenere.

 

Più nel dettaglio, se prendiamo, per esempio, l’attività di stampaggio notiamo che lo stampatore ha alcuni limiti e vincoli legati al processo, alla sua stabilità, ai materiali e al tasso di produttività. Per questo motivo, a volte la variabilità tipica dei processi e dei materiali plastici rende difficoltoso il raggiungimento di determinati risultati e prestazioni.

 

L’imprenditore che deve consegnare prodotti conformi ai requisiti ha quindi a che fare con un possibile problema di Qualità, che deve essere intercettato prima della consegna del lotto al cliente.

 

Molti anni fa, la logica in uso era di “separare” i pezzi buoni da quelli difettosi. Quest’attività, nota come Controllo Qualità, è ancora in uso, ma comporta due svantaggi tipici del controllo selettivo:

1) il lotto rischia di rimanere incompleto;

2) i costi possono essere ben più alti delle stime iniziali a causa di imprevisti difficilmente identificabili e stimabili prima;

 

Per questo motivo, il Controllo Qualità sul prodotto finito è stato affiancato nel corso degli anni dal Controllo Preventivo: un’attività che punta a comprendere i parametri tipici della trasformazione della plastica, le loro variazioni e il “gap” tipico del comportamento di determinate resine e/o processi. Lo studio di questi elementi permette di comprendere se ci troviamo in una situazione sotto-controllo oppure fuori-controllo. In quest’ultimo caso, la soluzione migliore è comprendere dove sono concentrati i principali problemi e quindi le fonti di miglioramento.

In aiuto arriva il Controllo Statistico di Processo (SPC Statistical Process Control) che si basa sullo studio di campionature evitando di dover controllare l’intera produzione.

 

Per tutte le tecniche di Controllo Qualità presenti a oggi (preventivo, statistico ecc.) bisogna comprendere il campo di applicazione corretto e il tipico comportamento di resine e processi.

 

Emerge quindi un’importante caratteristica per l’affidabilità dei risultati: il metodo applicato deve essere calibrato nel settore specifico in cui si vogliono ottenere i risultati.

Bisogna quindi comprendere i limiti e le caratteristiche tipiche dei processi e dei materiali per poter interpretare i risultati, capire la normale variabilità e comprendere quale metodo sia più idoneo.

In particolare, il settore della trasformazione delle materie plastiche, risulta essere un ambito nel quale processi e resine risentono di numerosi fattori e quindi risulta fondamentale la corretta interpretazione e applicazione delle metodologie.

 

Parleremo di tutto questo nei sentieri:

Controllo qualità per operatori a bordo linea;

Controllo statistico di qualità applicato allo stampaggio - estrusione - film - compound …;

Stampaggio Scientifico & Plast.Ex Plastic Excellence sull’ottimizzazione e sul Problem Solving a bordo linea sui processi plastici; (SU RICHIESTA)

DOE for Plastics: applicare il Design of Experiment ai processi e all’industria delle materie plastiche. (SU RICHIESTA)

 

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