A Rimini, a margine delle fiera Ecomondo, il 6 novembre è stato presentato il rapporto Responsible Care il programma volontario che l'industria chimica sottoscrive a livello mondiale per migliorare le proprie prestazioni in ottica di sostenibilità ambientale, sociale, economica e che da un quarto di secolo documenta in Italia - promosso da Federchimica -  l'impegno volontario delle imprese a favore di salute, sicurezza e tutela dell’ambiente. “La sostenibilità non si improvvisa, serve politica industriale di visione, basata su evidenze scientifiche”, ha commentato Paolo Lamberti (nella foto al centro), presidente di Federchimica.

 

“La sostenibilità è un valore che si costruisce nel tempo. Il Green Deal, di cui oggi tutti parlano, per noi è cominciato molti anni fa: lo abbiamo perseguito con sensibilità alle tematiche ambientali ma compatibilmente con un percorso di sviluppo, vitale per le imprese. Questo rapporto dimostra che il nostro cammino prosegue, dopo 25 anni, con il miglioramento continuo di tutti gli indicatori. I valori percentuali presentati dal rapporto sono solo apparentemente di modesta entità: si tratta invece di scostamenti molto significativi, che incidono su risultati già eccellenti nella tutela di salute, sicurezza e ambiente, che ci posizionano ai massimi livelli rispetto alla media manifatturiera” ha aggiunto Paolo Lamberti.

 

L'industria chimica si conferma infatti comparto virtuoso nella sicurezza e nella salute dei dipendenti, con un bassissimo numero di infortuni e malattie professionali rispetto alle ore lavorate; è già in linea con gli obiettivi dell'Unione Europea sui cambiamenti climatici al 2020 e al 2030; ha ridotto i gas serra del 59% e migliorato l'efficienza energetica di oltre il 55% rispetto al 1990 e, rispetto a 30 anni fa, le emissioni in atmosfera ed effluenti negli scarichi idrici si sono drasticamente ridotti, rispettivamente del 95% e del 77%.

 

Il settore è impegnato con determinazione a perseguire il modello dell'economia circolare, prevenendo per quanto possibile la produzione di rifiuti, di cui il riciclo è la prima modalità di smaltimento (24%), mentre alla discarica si ricorre solo nel 4,5% dei casi.

 

“Sono risultati eccezionali, ancor più significativi considerato che sono stati raggiunti in un contesto istituzionale molto difficile. Le inefficienze e gli oneri del Sistema Paese pesano su tutte le imprese, ma sono un fardello particolarmente gravoso per le imprese chimiche. Il nostro settore è un modello di riferimento non solo per i risultati ottenuti, ma anche perché la chimica, come bene principalmente intermedio, trasferisce un’impronta sostenibile e tecnologica a tutti i settori industriali. Grazie ai prodotti chimici, solo per fare un esempio, è possibile evitare emissioni di gas serra per una quantità pari a tre volte quelle generate per la loro produzione. In concreto, in Italia, grazie ai prodotti chimici si possono evitare emissioni pari a quelle di circa 20 milioni di auto”, ha continuato il presidente di Federchimica.

 

“In questi giorni si discutono le proposte contenute nel DEF, che sono all’esame del Parlamento. Nelle intenzioni, la manovra vuole essere improntata anche alla tutela ambientale, con alcuni provvedimenti considerati sostenibili; ma la sostenibilità non si può improvvisare e non si persegue attraverso tasse inique e inefficaci, che finiranno solamente per regalare il mercato ai concorrenti europei ed extraeuropei. Serve una politica industriale di visione, strutturata sul medio periodo, basata sulla ricerca, sullo sviluppo e sull'innovazione, che tuteli la competitività delle imprese, che è poi quella di tutto il nostro Paese”, ha concluso Paolo Lamberti.

 

Nel corso della presentazione, a cui sono intervenuti Diana Bracco, presidente e amministratore delegato Gruppo Bracco, Raffaele Cattaneo, assessore all’ambiente e al clima Regione Lombardia, Nora Garofalo, segretaria generale Femca-Cisl, Gerardo Stillo, presidente Programma Responsible Care Federchimica, è stato conferito il Premio Responsible Care ai tre migliori progetti di sostenibilità.

 

Siad è stata premiata per il progetto Anidride Carbonica Eco-Friendly a Rosignano, nato con l'obiettivo di catturare l’anidride carbonica che viene rilasciata durante i processi produttivi e riutilizzarla come materia prima, evitandone la dispersione in atmosfera. L'impianto, entrato in funzione nel 2018 a Rosignano Solvay (Livorno), ha permesso di estrarre e liquefare l'anidride carbonica rilasciata dai processi produttivi del sito, attraverso l’impiego di speciali tecniche e fluidi, il tutto a chilometro zero. La novità è stata l’introduzione di una speciale soluzione assorbente in grado di estrarre in modo selettivo l’anidride carbonica. Grazie a questa iniziativa vengono recuperati fino a 5.000 chili l’ora di anidride carbonica emessa, equivalente a oltre 40 mila tonnellate all’anno. Inoltre il riutilizzo in loco della materia prima consente di risparmiare in trasporto, pari a circa 1.400.000 chilometri all'anno (2.000 autocisterne e 2.000 viaggi), con una diminuzione di circa un milione di tonnellate di anidride carbonica. L’utilizzo diretto sul sito della anidride carbonica in forma gassosa evita anche la liquefazione necessaria per il trasporto e la successiva evaporazione. Un risparmio energetico che si tramuta in una ulteriore riduzione di 7.000 tonnellate all’anno di anidride carbonica equivalente.

 

Per il Bilancio di Sostenibilità 2018 certificato GRI è stata invece premiata Pink Frogs, prima impresa cosmetica italiana ad aver pubblicato un Bilancio di Sostenibilità certificato, risultato ancora più significativo poiché ottenuto da una PMI. Pink Frogs ha pubblicato nel 2019 il Bilancio di Sostenibilità Aziendale certificato secondo i GRI Standards 2016 di Global Reporting Initiative, il più accreditato standard internazionale di reporting su sostenibilità economica, ambientale e sociale. Il report è stato sottoposto a verifica esterna da parte dell'ente di certificazione Certiquality. In base alla copertura degli standard disclosure e degli indicatori associati agli aspetti materiali, il livello di aderenza al GRI è “in accordance–core”.

 

“1,2,3 Respira!” è il progetto di formazione rivolto agli studenti delle terze medie sul tema della qualità dell’aria, che è valso il premo a Liquigas. Lo scopo dell'iniziativa era quello di approfondire con i ragazzi, gli insegnanti e le famiglie il rapporto tra la qualità dell'aria e le forme di energia attualmente disponibili, in un'ottica di sviluppo sostenibile. Sono stati coinvolti 24 mila studenti e 455 scuole del nord Italia; tra questi, cinque istituti sono stati premiati con una nuova dotazione tecnica e tecnologica. Il successo dell'iniziativa ha portato a pensare di estendere il progetto a tutta Italia, coinvolgendo altre 1.500 classi per l'anno scolastico 2019-2020.