Si è svolta a Parigi il 13 gennaio la cerimonia di premiazione dei JEC Composites Innovations Awards per i progetti maggiormente innovativi nell’industria dei materiali compositi. Negli ultimi 27 anni, il premio ha interessato più di 2100 aziende internazionali, premiando 258 aziende e 670 partner per i risultati raggiunti nell’ambito di partnership innovative ed efficaci nel mondo dei compositi. Tra i criteri di questi riconoscimenti l’attività nella filiera, la complessità del progetto e il potenziale commerciale.
Il concorso è aperto a qualsiasi azienda, università o centro di ricerca e sviluppo che abbia progetti innovativi o collaborativi da presentare. Il successo di ciascun partecipante è strettamente legato alle partnership e al genio collettivo. Oltre alla cerimonia, questi premi fungono da piattaforma per valorizzare progetti potenzialmente poco conosciuti e rappresentano una fonte di ispirazione e incoraggiamento per un pubblico di esperti sempre desideroso di esplorare nuovi orizzonti. Dopo la preselezione dei 33 finalisti, una giuria internazionale rappresentativa dell’intera filiera dei compositi ha proclamato i vincitori di ciascuna delle 11 categorie, elencati di seguito.
Categoria Aerospaziale – Componenti
Airbus (Germania) per Multifunctional Fuselage Demonstrator – MFFD, dimostratore in scala reale di una tipica sezione di fusoliera di un aereo commerciale con corridoio singolo realizzato in materiali compositi termoplastici, che illustra concetti di design e costruzione innovativi, la produzione di componenti elementari per l’automazione e la saldatura termoplastica per l’assemblaggio dei componenti principali e secondari.
Categoria Aerospaziale – Processi
Loop Technology (Regno Unito) per FibreLine, sistema per la produzione ad alta frequenza di strutture in composito. Fornisce un’automazione end-to-end per la preformatura, accelerando in modo significativo il tasso di produzione della fibra di carbonio e di altri componenti in composito nell’industria aerospaziale, della difesa e delle energie rinnovabili.
Categoria Trasporto automobilistico e stradale – Componenti
JLR (Regno Unito) per Soca - Sustainably Optimised Composite Automotive, progetto finalizzato a decarbonizzare la produzione di componenti in composito per applicazioni automobilistiche, concentrandosi in primo luogo sui componenti a basso volume e in fibra di carbonio. Le sfide principali erano ridurre l’impronta carbonio e conservare sia le prestazioni che la leggerezza.
Categoria Trasporto automobilistico e stradale – Processi
Fraunhofer IMWS (Germania) per la tecnologia di stampaggio a sandwich in composito termoplastico, che consente la produzione completamente automatizzata di componenti stampati in 3D con una struttura a sandwich leggera ed efficiente dal punto di vista dei materiali. Il potenziale di questa tecnologia ibrida è stato dimostrato utilizzando il coperchio di un vano portaoggetti della cabina di un camion.
Categoria Ingegneria edile e civile
TechnoCarbon Technologies (Germania) per Daccuss (Direct Air Carbon Capture, Utilisation and Safe Storage) parete di casa, materiale innovativo che combina pietre dall’impronta carbonio negativa e fibre a base biologica quale alternativa rispettosa dell’ambiente al cemento ad alta intensità di CO2 nelle pareti delle case. Ogni metro quadro di parete in CFS cattura 59 kg di CO2, mentre le pareti tradizionali in cemento rilasciano 98 kg di CO2.
Categoria Circolarità e riciclo
Ilsung Composites Corporation (Corea Del Sud) per il riutilizzo della fibra di carbonio basato sul riscaldamento a induzione, tecnologia in cui la temperatura sulla superficie della fibra di carbonio (sensibile ai campi elettromagnetici con una specifica gamma di Frequenze) supera i 1.200 °C in pochi secondi, in modo che gli che gli scarti di polimerici rinforzati con fibre di carbonio non debbano più essere triturati per migliorare l’efficienza della pirolisi.
Categoria Design, arredamento e casa
Cobra International (Thailandia) per mobili in fibra di carbonio eleganti e riciclabili di cui l’azienda e i suoi partner hanno coordinato la progettazione, l’ingegnerizzazione, la selezione dei materiali e la produzione di una gamma di mobili innovativi basati sulla fibra di carbonio. I mobili utilizzano le resine epossidiche riciclabili, insieme ad altri scarti di produzione e a materie prime riciclate.
Categoria Digitale, IA e dati
New Frontier Technologies (Australia) per DigiTwin: imaging 3D, analisi e gemellaggio digitale. L’innovazione consiste in un gemello digitale dei componenti in composito prodotti, basato su immagini TC avanzate e sull’apprendimento automatico, che mappa efficacemente le fibre e i difetti dalle immagini 3D per creare una rete dettagliata di elementi finiti per la simulazione ad alta fedeltà delle prestazioni dei componenti in composito.
Categoria Trasporto marittimo e costruzione navale
Cimne (Centro internazionale per i metodi numerici in ingegneria) (Spagna) per Fibre4Yards, che ha permesso lo sviluppo di nuove tecnologie di produzione dei compositi per ridefinire la costruzione navale adottando una costruzione modulare e processi automatizzati. Inoltre, il progetto ha sviluppato nuovi strumenti di progettazione e un software di produzione basato sull’IoT.
Categoria Energie rinnovabili
IRT Jules Verne (Francia) per Zebra, progetto di ricerca per pale con zero scarti il cui era dimostrare la rilevanza tecnica, economica e ambientale delle pale termoplastiche per turbine eoliche su un dimostratore in scala reale, con un approccio di eco-design che consenta un alto tasso di riciclo.
Categoria Sport, tempo libero e svago
Le vele dei cannoni di Osterhausen (Francia) per la tecnologia Honey-Roots, tavola da surf sostenibile e riciclabile realizzata attraverso un laminato 3D che migliora la meccanica del componente finito ed elimina la necessità di materiali di consumo per l’infusione. Il materiale, di conseguenza, è a base biologica o riciclato, massimizzando le prestazioni e riducendo al minimo l’impronta carbonio.