Presso il Centro Congressi dell’Unione Industriali Torino si è svolto nei giorni scorsi il convegno di Giflex dal titolo “Con il flessibile si può!”, evento parte del programma di Torino Capitale della Cultura d’Impresa 2024. La giornata si è aperta con il messaggio del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha sottolineato il grande lavoro portato avanti in questi anni dalla filiera degli imballaggi, specialmente per l’impegno dimostrato nel cercare un dialogo con tutte le imprese e i distributori del settore. “Coltivare il dialogo e alimentare la cooperazione tra imprese e istituzioni è ancora più importante in questa fase, in modo da concretizzare strategie condivise e coerenti con l’attuale ciclo di vita degli imballaggi, dalla loro produzione fino al loro recupero e riuso, inseriti in un modello di economia circolare”, ha auspicato il Ministro.
Il programma del Gruppo Imballaggio Flessibile, parte di Assografici, ha posto al centro del dibattito la costruzione di una cultura per la sostenibilità e circolarità del packaging basata su scienza e competenze senza dimenticare il valore innovativo che esso offre in qualità di media verso il cittadino. Sul palco esempi di cultura, tradizione, lavoro, innovazione, valori che il settore condivide profondamente con Torino Capitale d’Impresa 2024.
“Sono lieto che l’associazione nazionale dei produttori di imballaggi flessibili abbia scelto Torino come sede di questo importante evento. Le novità in materia di normativa europea, le nuove tecnologie, il tema dell’educazione diffusa alla sostenibilità sono oggetto di confronto qui e oggi, ma sono tematiche di fondamentale importanza per tutte le nostre imprese, indipendentemente dal settore merceologico di appartenenza. Lavorare insieme, con impegno, a obiettivi comuni è l’unica strada per restare competitivi e crescere, nella consapevolezza che l’innovazione si sviluppa dall’incontro tra culture e dallo scambio di esperienze”, ha dichiarato Marco Gay, presidente dell’Unione Industriali Torino.
L’industria dell’imballaggio flessibile in Italia registra un’occupazione di oltre 12.000 addetti, una produzione intorno a 450.000 tonnellate e un fatturato che supera i 4,5 miliardi di euro. “Siamo un settore solido e sano. Seppur i bilanci 2023 indichino che, dopo il boom del biennio precedente, il valore del fatturato si contrae, continua ad aumentare il numero degli addetti e cresce la robustezza finanziaria delle nostre imprese, complice anche il calo di costi di materie prime ed energia”, ha commentato Alberto Palaveri, presidente di Giflex.
L’evento di Torino ha portato all’attenzione, tra i temi più attuali, la presentazione delle Linee Guida LCA di Giflex per la valutazione su base scientifica dell’impatto ambientale degli imballaggi flessibili attraverso studi di Life Cycle Assessment. Lo studio, risultato del lavoro dei Gruppi Scientifici dell’Associazione, ha altresì lo scopo di fornire un documento di posizionamento strategico verso un modello di economia circolare coerente con i principi di sostenibilità internazionali. “In futuro la competitività delle nostre imprese si giocherà su modelli e soluzioni virtuose per l’ambiente. Rappresentiamo un settore altamente tecnologico che lavora dietro le quinte dei grandi brand. I nostri pack sono icone dei nostri tempi. Proprio per questo vogliamo essere portatori di una cultura scientifica della sostenibilità”, ha aggiunto Palaveri.
Giflex sta lavorando per diventare un interlocutore competente per il legislatore al fine di favorire una politica ambientale che coniughi innovazione e sostenibilità. La presentazione delle prime Linee Guida LCA per l’imballaggio flessibile presentate alla Camera dei Deputati lo scorso 15 ottobre su iniziativa di Maria Chiara Gadda, vicepresidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati, è la dimostrazione che l’impegno delle industrie produttrici di packaging flessibile verso un cambiamento concreto e necessario è reale.