L'amministratore delegato
di Gefran, Marcello Perini.

“Nei primi sei mesi del 2024, il gruppo ha ottenuto risultati positivi e in linea con le previsioni. Gefran si conferma un’azienda resiliente, come puntualmente attestano sia le marginalità, sia i flussi di cassa operativi molto positivi, questi ultimi addirittura in miglioramento rispetto agli esercizi precedenti. La progressione dei ricavi nella prima metà del 2024 è stata superiore alle aspettative, malgrado un rallentamento della domanda, diffuso nelle aree geografiche servite da Gefran e in parte compensato dall’andamento positivo dei mercati asiatici. Questi risultati sono la conferma di come lo sviluppo del mercato debba rimanere una priorità per il Gruppo. La mancanza di segnali di una ripresa continuativa degli ordinativi dall’Europa fa prevedere per la fine dell’anno ricavi in linea con l’esercizio precedente con una marginalità che si mantiene ampiamente positiva, garantita dall’attitudine del Gruppo nel superare le attese dei propri clienti con prodotti sempre più innovativi”, ha dichiarato Marcello Perini, amministratore delegato di Gefran, in merito ai risultati del gruppo al 30 giugno 2024, approvati il primo agosto dal consiglio di amministrazione.

I ricavi del primo semestre 2024 sono pari a 68,5 milioni di euro rispetto ai 71,5 milioni di uro dello stesso periodo 2023, registrando un decremento del 4,2% pari a 3 milioni di euro (era del 5,3% nel primo trimestre). Al netto dell’effetto negativo portato dalla variazione dei cambi, la contrazione diminuirebbe a 2,6 milioni di euro (-3,6%) rispetto al dato del 30 giugno 2023.

La suddivisione dei ricavi per area geografica mostra una crescita di quelli in Asia (+25%), che sconta anche l’effetto negativo dell’andamento delle valute estere (in particolare rupia e renmimbi), al netto del quale l’aumento sarebbe più elevato (+28,2%). In diminuzione i ricavi generati nelle altre aree principalmente servite dal gruppo, in particolare Italia (-14,4%), Europa (complessivamente -10,3%) e America (complessivamente -5,4%).

In termini di aree di business, rispetto al primo semestre precedente, i ricavi generati dal segmento componenti per l’automazione sono in aumento (+1,1%), grazie alle buone performance registrate in Asia, Europa e America, solo parzialmente inficiate dalla flessione dei ricavi del mercato nazionale. Si registra invece una contrazione pari al 7,6% per il segmento dei sensori (era -10,1% nel primo trimestre), diffusa alle principali aree geografiche servite, a esclusione del mercato asiatico dove, come per il segmento componenti per l’automazione, i ricavi sono in aumento rispetto al pari periodo precedente.

Nel primo semestre 2024 la raccolta ordini è stata complessivamente più alta rispetto al dato dello stesso periodo 2023 (+5,7%), come risultato di un aumento della raccolta ordini per il business sensori (+8,5%) e più contenuta per il business dei componenti per l’automazione (+0,3%).

Il valore aggiunto del semestre ammonta a 49,6 milioni di euro (51 milioni di euro nel pari periodo 2023) e corrisponde al 72,5% dei ricavi, con una incidenza percentuale in aumento rispetto al dato dello stesso periodo precedente (+1,1%). Contribuiscono alla diminuzione, in valore assoluto complessivamente pari a 1,4 milioni di euro, i minori ricavi registrati, solo in parte compensati dalla miglior marginalità realizzata connessa al differente mix dei prodotti venduti rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.

L’Ebitda (margine operativo lordo) del primo semestre 2024 è positivo per 13,3 milioni di euro (15,2 milioni di euro nel pari periodo 2023) e corrisponde al 19,5% dei ricavi (21,3% dei ricavi nel 2023), in diminuzione rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente di 1,9 milioni di euro. La diminuzione del valore aggiunto in valore assoluto per i minori volumi di vendita registrati e l’aumento del costo del personale sono le principali dinamiche che determinano il decremento del margine operativo lordo rispetto al primo semestre 2023. L’Ebit (risultato operativo) al 30 giugno 2024, pari a 9,4 milioni di euro (13,6% dei ricavi), è in flessione di 2,1 milioni di euro rispetto al dato del 30 giugno 2023, che ammontava a 11,5 milioni di euro (16% dei ricavi). Come per l’Ebitda, la variazione è frutto della diminuzione delle vendite, inficiata anche dal maggior costo del personale e dai maggiori ammortamenti rilevati rispetto al periodo di confronto. L’utile netto del gruppo al 30 giugno 2024 è positivo per 7,2 milioni di euro, rispetto ai 7,4 milioni di euro rilevati al 30 giugno 2023.