Confermando i dati di un recente sondaggio, più dell’80% degli italiani si dice favorevole a un sistema di deposito cauzionale (DRS) che copra tutti i contenitori monouso per bevande. La campagna nazionale “A Buon Rendere - per un Deposito Cauzionale in Italia”, lanciata dall’associazione Comuni Virtuosi per l’introduzione di un sistema di deposito cauzionale per gli imballaggi monouso per bevande (in plastica, in alluminio, in vetro), attraverso cui sono illustrate in dettaglio le modalità del deposito cauzionale, rivela che il 61,4% degli italiani dichiara di conoscere questo tipo di sistema, ma solo l’8,1% è ben informato su cosa consista effettivamente, mentre ben oltre il 38% (rispetto al 40,4% dello scorso anno) afferma di non averne mai sentito parlare. Il che conferma l’importanza della campagna, che si propone di diffondere la conoscenza sul sistema del deposito cauzionale, i suoi benefici e come introdurlo in maniera efficace sull’esempio di quanto già avviene nella maggior parte dei Paesi dell’Unione Europea.
La maggioranza degli italiani (83,1%), soprattutto le donne, considera il deposito cauzionale un sistema utile all’Italia per ottemperare agli impegni richiesti dall’Unione Europea in materia di rifiuti da imballaggio. Inoltre, rispetto alla Direttiva europea sulla plastica monouso (SUP), che impone agli Stati membri di arrivare entro il 2029 al 90% di raccolta di bottiglie in plastica per bevande (obiettivo già recepito nell’ordinamento nazionale), l’85,9% degli italiani ritiene sia giusto che l’Italia rispetti obiettivi ambiziosi, sebbene per il 73,2% è ancora molto lontana rispetto ai target europei, motivo per il quale il deposito cauzionale potrebbe essere uno strumento fondamentale.
Sono questi alcuni dei dati emersi dalla ricerca “Gli italiani e l’ipotesi di un sistema di deposito degli imballaggi per bevande” realizzata a metà novembre 2023, in collaborazione con AstraRicerche, e pubblicata nei giorni scorsi dalla stessa campagna “A Buon Rendere - per un Deposito Cauzionale in Italia”, su un campione di riferimento di 1.005 residenti in Italia di età compresa tra i 18 e i 65 anni, la quale va ad aggiornare, confermandole e integrandole, le risposte raccolte nel corso di una prima rilevazione effettuata nel febbraio 2022.
I rifiuti dispersi nell’ambiente naturale preoccupano gli italiani. In particolare, per il 91,6% del campione l’abbandono delle bottiglie di plastica nelle strade, nei parchi e nelle spiagge rappresenta un problema molto grave o grave. Il “littering” causato dalla dispersione della plastica viene percepito più pericoloso rispetto a quello causato da altri materiali, come nel caso delle lattine, che è comunque considerato molto grave o grave dal 90,4%, o del vetro delle bottiglie (comunque percepito come grave/molto grave dall’87,5%).
La preoccupazione per l’abbandono delle confezioni di bevande accomuna sostanzialmente i cittadini di qualunque orientamento politico: l’abbandono delle bottiglie di plastica è considerato grave o molto grave dal 91,2% degli elettori di sinistra e dall’89,7% dagli elettori di destra, quello delle lattine rispettivamente dall’87,6% e dall’87,1% e quello delle bottiglie di vetro dall’84,2% e dall’87,1%.
Gli italiani risultano scettici verso il reale riciclo delle bottiglie in plastica, con il 34,4% pensa che ne vengano raccolte in modo differenziato meno del 40%. Nel caso delle lattine la situazione di sfiducia aumenta, in particolare tre le donne più giovani, e il 36,6% pensa che non si arrivi nemmeno al 40%, mentre per quanto riguarda il vetro il 44% ritiene invece che si ricicli più del 60% delle bottiglie.
Più dell’84% degli intervistati sostiene che le tasse sui rifiuti siano troppo alte e l’86,1% che sia grave o molto grave che i contenitori non differenziati finiscano - come attualmente spesso avviene - in discariche o inceneritori a spese dei contribuenti.