A Ecomondo (in programma a presso il quartiere fieristico di Rimini dal 7 al 10 novembre) il settore dei PFU (Pneumatici Fuori Uso) emerge come elemento chiave per un'Italia più sostenibile e attenta all'ambiente. In tale scenario, Ecopneus sottolinea i progressi raggiunti e le prospettive future di un sistema che già oggi rappresenta un valore concreto per il Paese, stimolando lo sviluppo industriale e l'innovazione.
Il riciclo dei PFU già oggi porta con sé benefici economici, ambientali e occupazionali significativi: non solo riduce la dipendenza da costose importazioni di materie prime, ma catalizza anche investimenti su progetti di portata nazionale, ponendosi in prospettiva in grado di sfruttare appieno le opportunità offerte dal PNRR. Basti pensare che nel 2022, la gestione dei PFU da parte di Ecopneus ha fruttato all'Italia 127 milioni di euro in risparmi e ha evitato l’immissione in atmosfera di 300.000 tonnellate di CO2. A questi risultati si aggiungono oltre 600.000 tonnellate di CO2 equivalente risparmiate grazie al recupero energetico e al co-processing.
Non è un caso se la gomma riciclata dai PFU sta diventando sempre più un'opportunità per settori cruciali dell'economia italiana. Le infrastrutture stradali sostenibili e durature, le superfici sportive, l'edilizia sostenibile e il recupero energetico come alternativa ai combustibili fossili rappresentano solo alcune delle molteplici possibilità offerte dal corretto riciclo dei PFU. A oggi, infatti, il settore dei PFU sta attraversando una fase di profonda evoluzione, aprendo prospettive interessanti grazie agli straordinari progressi tecnologici, come la pirolisi, che permette di ottenere oli e altri prodotti dai PFU, reintroducendoli nel ciclo di produzione di nuovi pneumatici e chiudendo così il cerchio virtuoso del riciclo dei PFU. Questa tecnologia non solo valorizza al massimo le risorse, ma anche assorbe e valorizza i quantitativi di gomma riciclata dai PFU prodotta ogni anno e in Europa sono già diversi gli impianti in fase di realizzazione. E per sfruttare appieno il potenziale dei PFU il sistema Ecopneus investe ogni anno circa due milioni di euro in progetti di ricerca e sviluppo in collaborazione con prestigiosi centri di ricerca su tutto il territorio nazionale. L'obiettivo è quello di migliorare costantemente i processi e favorire l'applicazione di nuove tecnologie per il riciclo della gomma, massimizzando così la sostenibilità ambientale del settore.
“La natura unica e le caratteristiche straordinarie dei PFU ne fanno una risorsa preziosa, non solo dal punto di vista della sostenibilità, ma anche come motore di innovazione e sviluppo economico. Sfruttare il potenziale energetico dei PFU, cercando nuove soluzioni nel campo degli asfalti e valorizzando le potenzialità del riciclo chimico, come la pirolisi, sono sfide che ci spingono a dare il meglio. La chiave è l'innovazione, essenziale per rispondere alle esigenze in evoluzione del mercato italiano della gomma riciclata. La nostra dedizione non si limita solo al presente, affrontiamo il futuro con un approccio consapevole delle complessità che ci aspettano, ma determinati a preservare una filiera strategica per il Paese”, ha sottolineato il presidente di Ecopneus Alessandro De Martino.
Con 230.000 tonnellate di PFU gestite nel 2022, Ecopneus ha superato i target legali, risparmiando 1,5 milioni di metri cubi d'acqua e 336.000 tonnellate di materie prime. Oltre a benefici ambientali, l'economia circolare dei PFU ha stimolato l'industria e creato occupazione. Nel 2022, la filiera Ecopneus ha generato 59,8 milioni di euro, con 51,7 milioni destinati alle imprese associate.