Tra le prime aziende a introdurre sul mercato trasduttori di pressione di Melt con uscita digitale IO-Link, Gefran propone una gamma completa di dispositivi per la rilevazione precisa della pressione del fluido in ambienti con elevate temperature (fino a 538 °C), come gli impianti di estrusione, a favore di un’elevata qualità del prodotto in termini di costanza e ripetibilità. La famiglia completa si declina in quattro gamme: ILI, caratterizzata dall’assenza di fluido di trasmissione; ILK, con una miscela di sodio più potassio quale fluido di trasmissione; ILW, che può essere utilizzata nei processi di estrusione in ambito alimentare grazie all’uso di un olio certificato FDA; ILM, con riempimento a mercurio, impiegata nei casi consentiti dalla Direttiva Europea 2011/65/UE - RoHS II. Quattro sono anche i design disponibili: stelo rigido, guaina flessibile, flessibile con termocoppia e a capillare esposto.
Quale partner di fiducia, Macchi si affida a Gefran per la fornitura di soluzioni volte a potenziare l’efficienza produttiva dei suoi estrusori, tra cui spiccano i sensori di pressione di Melt con uscita digitale IO-Link. La soluzione proposta ha fatto permesso di ottimizzare l’intero processo di estrusione, anche in ottica 4.0. In tal senso, i sensori Gefran rilevano in modo preciso la pressione del fluido anche a elevate temperature per mantenere costante la qualità del prodotto finito. In aggiunta, l’interfaccia IO-Link permette di acquisire una serie di dati sostanziali per la manutenzione predittiva. Informazioni come i valori dei picchi massimi di pressione e temperatura registrati, così come le ore totali di funzionamento del sensore in pressione e gli scostamenti delle soglie di calibrazione, consentono di sviluppare algoritmi in grado di assicurare una superiore produttività garantendo, al contempo, un ciclo di vita più longevo dell’estrusore.
Macchi è stata una delle prime aziende sul mercato a optare per soluzioni più green, sostituendo le sonde con tecnologia di riempimento a mercurio con quelle a impatto zero dal punto di vista ambientale. Nello specifico, la scelta è ricaduta sulle serie ILI e ILK, certificati PLd e SIL2, in grado di operare in processi critici. La trasformazione digitale della sensoristica installata sugli impianti Macchi si completa con i trasduttori di posizione serie WPL. Dotati di tecnologia magnetostrittiva Hyperwave e con uscita digitale IO-Link, questi sensori sono in grado di registrare contemporaneamente un elevato numero di parametri in chiave 4.0, garantendo al contempo un’assoluta precisione lineare anche in presenza di shock, vibrazioni e disturbi elettromagnetici.
“Gefran è per noi un partner qualificato, in grado di proporre soluzioni innovative e di supportarci sia nello sviluppo di nuove linee, che nel revamping di impianti esistenti, con grande flessibilità e professionalità”, ha dichiarato Matteo Spinola, sales and marketing director di Macchi. “Un risultato che affonda le sue radici in una sinergia basata sulla stima reciproca, all’insegna dell’eccellenza”.