Il Decreto del Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) del 14 dicembre 2021 recante “Requisiti tecnici e certificazioni idonee ad attestare la natura ecosostenibile dei prodotti e degli imballaggi secondo la vigente normativa europea e nazionale” è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 febbraio. Il Decreto definisce i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito di imposta istituito dalla Legge di Bilancio 2019 (145/2018).

Il contributo prevede un rimborso, sottoforma di appunto credito di imposta, pari al 36%, riconoscibile alle imprese che abbiano acquistato, nel 2019 e nel 2020, prodotti finiti realizzati con plastiche miste provenienti dalla raccolta differenziate degli imballaggi in plastica o in materiali biodegradabili e compostabili secondo la normativa UNI EN 13432:2020 per un importo massimo annuo di 20 mila euro, nel limite complessivo di un milione di euro per ciascuna annualità. L’incentivo rientra nel piano d’azione nazionale a sostegno dell’economia circolare e dell’efficientamento delle risorse.

Per poter beneficiare di tale agevolazione, i prodotti interessati devono possedere specifici requisiti tecnici. Devono infatti avere un contenuto di materiale riciclato uguale o superiore al 30% proveniente da rifiuti con codici EER 15 01 02 “Imballaggi di plastica” e 19 12 04 “Plastica e gomma prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti; inoltre, devono essere conformi alle specifiche UNI 10667-14 (Materie plastiche prime-secondarie - miscele di materiali polimerici di riciclo e di altri materiali a base cellulosica di riciclo da utilizzarsi come aggregati nelle malte cementizie, nei bitumi e negli asfalti) o UNI 10667-16 (Materie plastiche prime-secondarie - miscele di materie plastiche eterogenee a base di poliolefine provenienti da residui industriali e/o da materiali da post-consumo destinate a diverse tecnologie di trasformazione) o UNI 10667-17 (Materie plastiche prime-secondarie: miscele di materie plastiche eterogenee provenienti da residui industriali e/o da materiali da post-consumo destinate a processi di riduzione in impianti siderurgici).