La società chimica di Eni, Versalis, ha avviato la produzione di bioetanolo da biomasse lignocellulosiche presso il sito di Crescentino (Vercelli). Lo stabilimento, acquisito nel 2018 dal Gruppo Mossi & Ghisolfi, è stato riconvertito grazie a importanti investimenti e ha avviato la produzione di bioetanolo avanzato in conformità con la normativa europea per lo sviluppo delle energie rinnovabili RED II, in quanto deriva da materie prime non in competizione con la filiera alimentare. Il bioetanolo, prodotto attraverso la tecnologia Proesa, una delle più innovative al mondo su scala industriale nel settore della chimica da biomasse, è certificato Iscc-EU.
L’impianto è in grado di trattare 200 mila tonnellate all’anno di biomassa, per una capacità massima di produzione di circa 25 mila tonnellate all’anno di bioetanolo. Dopo una prima produzione test effettuata nelle settimane scorse, lo stabilimento è in operatività progressiva, al fine di ottimizzare i processi. Lo stabilimento si autosostiene dal punto di vista energetico, grazie alla produzione di energia elettrica rinnovabile e vapore dalla centrale termoelettrica che viene alimentata da biomasse a filiera corta e dalla lignina coprodotta dal processo. Un complesso impianto di trattamento acque consente anche la produzione di biogas, a sua volta impiegato per la produzione di vapore. Inoltre, l’impianto è in grado di riciclare l’acqua utilizzata, riducendone drasticamente il consumo.
“L’avvio della produzione industriale di bioetanolo advanced basato sulla tecnologia Proesa è un importante passo per Crescentino, impianto unico nel suo genere, e rafforza la nostra strategia nello sviluppo della chimica da rinnovabili anche a servizio della mobilità sostenibile, in sinergia con il percorso di transizione energetica di Eni. L’innovazione e lo sviluppo tecnologico costituiscono per Versalis una leva fondamentale per accelerare lo sviluppo di prodotti chimici sempre più sostenibili”, ha dichiarato Adriano Alfani, amministratore delegato di Versalis.