Cemento trasparente
Un nuovo tipo di "cemento trasparente" presentato il 22 marzo alla Triennale di Milano consente, legando particolari resine con un impasto di concezione innovativa, di realizzare pannelli solidi e isolanti e allo stesso tempo fare filtrare la luce: sviluppato da Italcementi il si chiama i.light ed è utilizzato per la realizzazione del padiglione italiano a Shanghai per l'Expo che si aprirà il 1° maggio 2010.
Messo a punto nei laboratori di Bergamo, il nuovo prodotto garantisce trasparenza miscelando, secondo una innovativa formulazione, cemento e additivi che, grazie a una eccellente fluidità, legano una matrice di resine plastiche in un pannello che unisce alla robustezza, caratteristica del materiale cementizio, la possibilità di far filtrare la luce dall'esterno verso l'interno, e viceversa. Grazie a questa soluzione, per la prima volta è possibile un utilizzo industriale del cemento trasparente. Le resine, opportunamente inserite in questo particolare impasto, infatti, hanno prestazioni di trasparenza migliori delle fibre ottiche, sperimentalmente utilizzate finora in questo campo, ma soprattutto costano molto meno, consentendone l'applicazione su larga scala.
I 3.774 pannelli, realizzati con 189 ton di cemento trasparente, ricoprono una superficie complessiva di 1.887 metri quadrati, circa il 40% del totale del padiglione, creando una sequenza di luci e ombre in continua evoluzione nel corso della giornata. L'effetto trasparenza si coglie, dall'esterno, soprattutto nelle ore notturne, quando con il buio il cemento trasparente lascia filtrare le luci interne. Stando dentro il padiglione, invece, durante le ore del giorno si ha la chiara percezione delle variazioni di luminosità dell'ambiente esterno. Utilizzato per la prima volta a Shanghai, per il futuro il materiale si propone come componente architettonica con funzioni diversificate e fra loro integrabili, come, per esempio, l'internal lightening, ossia una tecnica di ombreggiamento/diffusione della luce.