Export: dal meno al piu’
Come anticipato, l'onda lunga della ripresa sta iniziando ad avere effetto anche sui dati statistici relativi alle esportazioni italiane di macchinari, attrezzature e stampi per la lavorazione di materie plastiche e gomma.Gli ordini acquisiti sul finire del 2009 e via via cresciuti durante l'anno in corso, hanno fatto si che le vendite italiane di settore all'estero passassero dal -1,7% del gennaio-aprile 2010 (a confronto con l'analogo periodo del 2009) al +3,5% del gennaio-maggio 2010.Un cambio di segno che, dopo la profonda crisi dello scorso anno, lascia ben sperare (con tutta la prudenza del caso) per il futuro prossimo.In effetti, le esportazioni di quasi tutte le più importanti tecnologie di trasformazione hanno fatto segnare rialzi considerevoli: +18,3% le flessografiche, +15,7% le macchine a iniezione, +10% gli estrusori e le termoformatrici. Solo le macchine per soffiaggio hanno registrato un -1,6%.Quanto agli stampi (la voce di maggior peso nell'export di settore con una quota del 28% sul totale), nel periodo gennaio-maggio di quest'anno le vendite all'estero sono aumentate "solo" dell'1,3%.Le statistiche di cui sopra confermano il (cauto) ottimismo sull'andamento del comparto che emerge anche dalle indagini mensili condotte fra i propri Associati da ASSOCOMAPLAST, l'Associazione dei costruttori di macchine e stampi per materie plastiche e gomma.Come accennato, è lecito attendersi per i prossimi mesi un ulteriore rafforzamento delle vendite, salvo ovviamente fattori esterni (Grecia, debiti sovrani ecc.) al momento non preventivabili.