La poliammide sfreccia in Ferrari e Maserati
La poliammide 410 EcoPaXX, prodotta da DSM utilizzando fino al 70% di fonti rinnovabili, è stata scelta da Dytech-Dynamic Fluid Technology, trasformatore con sede alle porte di Torino, per realizzare i separatori dei vapori generati dai carburanti installati sulle vetture sportive di Ferrari e Maserati. Il grado Q-KGS6, con ritardanti di fiamma privi di alogenati, accrescerà le proprietà antincendio delle vetture, combinando caratteristiche autoestinguenti con un'elevata resistenza chimica, essenziali per questa applicazione.
Il separatore dei vapori è un componente importante del sistema di erogazione del carburante che, appunto, serve a separare i vapori dal carburante liquido proveniente dal serbatoio, evitando che il carburante raggiunga e contamini il filtro dei vapori stessi. In questo modo si impedisce che i fumi vengano immessi nell'atmosfera, mantenendo allo stesso tempo un'adeguata pressione nel serbatoio. Mentre le condutture del carburante presentano un rivestimento esterno coestruso in termoplastico con proprietà autoestinguenti, i separatori sono spesso ancora realizzati in poliammide senza tali proprietà. Dytech ha scelto il grado EcoPaXX additivato con ritardanti di fiamma privi di alogenati per soddisfare le crescenti esigenze di sicurezza al fuoco di questa applicazione.
Il materiale risulta altamente resistente e impermeabile alle benzine convenzionali (E10) così come ai carburanti sostenibili E85. Nei test SHED (Sealed Housing for Evaporative Determination) i separatori realizzati con EcoPaXX hanno mostrato livelli di permeazione ai carburanti E10 estremamente bassi, nell'ordine di 0,002 g/24 ore, e il grado adottato in questo caso specifico ha un tasso di infiammabilità pari a V-0 UL 94 a 0,7 mm. Questa poliammide presenta un'elevata stabilità termica, dimostrata da una temperatura massima in utilizzo prolungato pari a 175°C, e dimensionale, confermata da un invecchiamento a breve termine a 100°C, e risulta migliore dei materiali comuni utilizzati per i test d'impatto a basse temperature, eseguiti a -30°C.