Crescono fatturato e capacità produttiva del compoundatore marchigiano
Un fatturato che sfiora i 100 milioni di euro, con un incremento del 4% sull'anno precedente, e un aumento della capacità produttiva di oltre il 13%: sono i numeri con cui Fainplast, azienda marchigiana produttrice di compound, ha chiuso il 2014. Il 55% del fatturato proviene dall'export, a conferma di come forte specializzazione ed elevato contenuto tecnologico del prodotto consentono anche a una azienda fortemente radicata sul territorio regionale di poter competere sul mercato globale.
A caratterizzare il percorso di crescita di poco più di 20 anni dell'azienda guidata da Battista Faraotti, affiancato dal figlio Daniele, è stato un incremento progressivo di valore e volumi, frutto di costanti investimenti: negli ultimi mesi sono entrati a pieno regime quelli programmati nel piano industriale 2014-2015, pari a 4 milioni di euro, in ricerca e sviluppo del prodotto, miglioramento delle linee produttive e ampliamento del 35% dello spazio disponibile nella sede ascolana. È da qui che escono ogni anno circa 80 mila tonnellate di compound, destinate ad aziende attive in vari settori merceologici in tutto il mondo. Strategie che hanno portato Fainplast a conquistare la leadership del mercato europeo.
I primi mesi del 2015 hanno fatto registrare anche un incremento dell'11% del mercato italiano, a conferma di una leggera ripresa dell'economia nazionale.
“I buoni risultati ci impegnano a non fermarci. La scelta di specializzarci in compound ci consente di concentrarci sull'innovazione continua del prodotto e sul servizio al cliente, per fornire materiale plastico di base di altissima qualità ai settori merceologici che richiedono elevati contenuti tecnologici come quelli dei cavi per fotovoltaico, dei trasporti, dello sport, dell’arredamento, dell’edilizia e delle calzature. Per quest'ultimo la specializzazione nel compound Evatech ha fatto registrare nell'ultimo anno una crescita a volume pari al 65%”, ha spiegato il presidente Battista Faraotti. Uno sviluppo progressivo che si riflette anche sul piano occupazione, con nuove assunzioni effettuate nell'ultimo anno nell'area R&D e in quella produttiva.