Strategie di innovazione e internazionalizzazione nell’industria della gomma

Vari relatori hanno animato l’evento “Fare sistema”, organizzato da Assogomma a Milano il 16 giugno per illustrare le strategie di innovazione e internazionalizzazione dell’industria della gomma. L’incontro ha approfondito, in particolare, gli aspetti della gestione del business che possono essere migliorati per rendere l’industria della gomma più competitiva a livello globale.

L’Italia è il paese europeo con il più alto numero di imprese, circa 4 milioni, ma il 94% di queste ha dimensioni micro, non superando i 10 addetti. Per aziende di queste dimensioni risulta particolarmente difficile avviare i processi di innovazione e internazionalizzazione che permettono oggi di competere sia nei mercati tradizionali che in quelli emergenti.

Per superare questo limite e trasformare le imprese da piccole a medie occorrono capacità di visione e di stimolo all’innovazione, ma anche le competenze concrete per metterle a frutto. A riguardo è stata sottolineata l’importanza di lavorare per progetti e di stringere in questo caso accordi di partenariato che mettano tutti nelle condizioni di tutelare i propri interessi. Particolare attenzione va dedicata alla proprietà intellettuale, che può essere tutelata attraverso la registrazione di un brevetto ma anche con accordi di riservatezza (NDA) conclusi tra le parti.

I relatori presenti hanno sottolineato poi l’importanza degli investimenti in azienda, soprattutto in ricerca e sviluppo, ma anche in nuovi impianti produttivi. Basti pensare che dal 1992 al 2013 l'anzianità media dei macchinari italiani è passata da 9 anni a 19 anni. La creazione di una rete di impresa può essere una risposta anche a questa esigenza: fare sistema per superare le difficoltà di patrimonializzazione. Come per i progetti con più partner, bisogna però stipulare un accordo di collaborazione chiaro e preciso, in cui siano ben definiti i ruoli di ognuno. Fondamentale la preparazione di un business plan condiviso, per definire gli obiettivi e i costi.

Infine, sono stati trattati due argomenti più tecnici: l’utilizzo della modellizzazione CAE per simulare processi e prodotti nel mondo della gomma e la gestione dei fornitori da parte di una grande azienda multinazionale. Per quest’ultimo tema è intervenuto direttamente il Centro Ricerche di FCA, spiegando in che modo le diverse normative del gruppo siano state armonizzate in modo da richiedere ai fornitori prodotti che rispettano gli stessi standard nelle varie regioni. FCA effettua un continuo monitoraggio sui propri fornitori del settore gomma, sia con i trasformatori che con i compounder, per verificare la qualità delle mescole e per richiedere nuovi prodotti.