Si è chiusa l'11 gennaio la decima edizione di Arabplast (Dubai, 8-11 gennaio 2011) che, oltre a un sensibile aumento del numero di espositori, ha registrato - dopo i risultati piuttosto negativi dell'edizione 2009, dovuti in larga parte alla crisi economica mondiale - una significativa presenza di visitatori, provenienti soprattutto dai vicini paesi dell'area mediorientale quali Bahrain, Oman, Iran ecc. Secondo i dati dell'organizzatore Al Fajer erano circa 800 le aziende espositrici (contro 760 del 2009 e 450 del 2007), in rappresentanza di 33 nazioni, distribuite su circa 10.000 metri quadrati netti (8.000 nel 2009).
Accanto alla collettiva italiana, coordinata da ICE con il supporto di Assocomaplast, cui hanno preso parte 34 aziende (Adler, Bandera, BG Plast, Caccia, Carlassara, Comerio Ercole, Corema, FMI, Frigosystem, Gimat, Gitre, Guarniflon, Icma San Giorgio, IPM, Isotex, Itib Machinery, Macchi, Maris, Martina, Moretto, Nova Frigo, Nuova RET, Omipa, Omso, Plastiblow, PMS, Rifra Masterbatches, Roto Plastic, Saspol, ST Converting, Tecnofilm, Tecnomatic, Uniloy Milacron e Vinilchimica) su una superficie netta di oltre 450 metri quadrati, erano presenti anche quelle di Austria (circa 20 aziende), Germania (circa 50), Cina (circa 80), Corea del Sud (13), Egitto (12), India (28) e Taiwan (che, con circa 40 espositori, è stata l'area più visitata, grazie a oltre 20 macchinari in esposizione, molti dei quali in funzione). Più in generale, la presenza italiana (circa 60 aziende, tra espositori diretti e rappresentanti locali), ha registrato un leggero aumento rispetto all'ultima edizione (che aveva visto la partecipazione di circa 50 aziende), anche se sono risultati pochi i macchinari "made in Italy" in mostra, a fronte della quasi totale assenza di quelli europei.