Sono circa 2.200 le imprese polacche trasformatrici di materie plastiche e gomma che occupano 9 o più dipendenti, a fronte di una miriade di micro-aziende.
Circa un quarto del consumo totale di polimeri (poco meno di 2,5 milioni di ton, nel 2009) è riferibile alla produzione di film, un quinto a quella di tubi/profili e il 15% ai manufatti stampati. Quanto ai settori applicativi, al primo posto troviamo l'imballaggio (soprattutto il flessibile e poi bottiglie/flaconi) seguito dall'edilizia; in entrambi i comparti operano alcune grandi realtà, anche multinazionali. Di un certo rilievo anche il segmento dell'automotive, in cui sono attivi numerosi fornitori di componentistica per le maggiori case automobilistiche europee.
Il valore degli investimenti effettuati dalle aziende trasformatrici polacche è triplicato nel periodo 2002-2008 e, per il momento, i fornitori europei di macchine, attrezzature e stampi di macchine per materie plastiche e gomma mantengono le maggiori quote di mercato in Polonia e la pressione dei concorrenti asiatici è limitata.
Questo, in estrema sintesi, emerge da uno studio recentemente concluso da una società di consulenza specializzata polacca, commissionato dall'associazione di categoria Assocomaplast e dall'Istituto Commercio Estero.