Nell'edizione del GR di Rai Radio 2 delle 8,30 del 21 gennaio è stata diffusa la notizia che l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) si è pronunciata a favore di Legambiente in merito al carattere ingannevole della pubblicità che presentava i sacchetti in plastica tradizionale come biodegradabili e compostabili grazie all'additivo chimico ECM.
Nel comunicato stampa di Legambiente, diffuso il 20 gennaio, viene riferito che AGCM ha dato ragione all'associazione ambientalista sul fatto che gli shopper in plastica tradizionale con l'aggiunta dell'additivo ECM non possono essere pubblicizzati e venduti come biodegradabili e compostabili poiché non rispetterebbero condizioni e tempi previsti dalla normativa comunitaria e nazionale. Il 4 febbraio 2010 era stata denunciata la diffusione nazionale di sacchetti in plastica tradizionale che, grazie all'additivo chimico ECM Masterbatch Pellet, venivano presentati da Italcom come biodegradabili e compostabili in maniera generica, inducendo in errore Comuni, GDO e consumatori alle prese con l'entrata in vigore della messa al bando dei sacchetti in plastica tradizionali. Nei giorni scorsi AGCM ha ritenuto ingannevole la pubblicità di Italcom, Arcopolimeri e Ideal Plastik, vietandone l'ulteriore programmazione e comminando multe di decine di migliaia di euro alle aziende.
Italcom non ha tardato a replicare e nel primo pomeriggio del 21 gennaio ha diffuso una nota ufficiale che segnala come nel sito internet aziendale sia presente la prima risposta a quello che è ritenuto un attacco mistificatorio e ingiustificato alla luce delle affermazioni di AGCM, che sarebbero state travisate e strumentalizzate. Nel proprio sito internet, l'azienda riferisce che i prodotti ECM sono biodegradabili in percentuale variabile, come sarebbe confermato dall'Istituto Superiore di Sanità, mentre non risulta ancora dimostrata la loro completa compostabilità. Alla luce di questi dati, Italcom si dice pronta a iniziative legali contro chiunque diffonda notizie scorrette e denigratorie e ha annunciato per i prossimi giorni il lancio di una campagna d'informazione per ristabilire le realtà dei fatti.
Senza per ora entrare nel merito della questione, ci auguriamo che entrambe le parti riescano, nei prossimi giorni, a fare chiarezza, soprattutto a beneficio dei consumatori.