Questo è lo stato d'animo dei membri di EuPC (European Plastics Converters), denunciato dal direttore Alexandre Dangis il 1° giugno nel corso dell'annuale assemblea dell'associazione.
Proprio quando il mercato sembra aprire a prospettive favorevoli, il continuo aumento dei costi delle materie prime e il crescente numero delle relative dichiarazioni di "forza maggiore" da parte dei fornitori di materie plastiche, che non riuscirebbero a garantire approvvigionamenti puntuali alle aziende trasformatrici, rischia di rallentare la ripresa di tutto il comparto.
A tale proposito EuPC ha istituito un call-center dedicato ai trasformatori che così potranno segnalare difficoltà e mancate forniture di materiale; inoltre l'associazione propone il lancio di un concorso per l'eccellenza europea nella fornitura di polimeri, dove il criterio di valutazione sia proprio l'assenza di dichiarazioni di "forza maggiore". Infine, l'associazione auspica l'adozione di uno standard europeo che serva da parametro per la valutazione di tali dichiarazioni, al fine di mantenere la competitività delle industrie europee di settore ed evitare la dislocazione degli impianti produttivi al di fuori dei confini europei.