Con la riunione tenutasi il 30 maggio a Riga, in Lettonia, si è concluso il progetto triennale Saferubber (finanziato nell'ambito del settimo programma quadro della Commissione europea), che ha visto la partecipazione di Assocomaplast nella veste di coordinatore insieme ad altri 12 partner in rappresentanza di associazioni di categoria, centri di ricerca e piccole e medie imprese.
Dopo tre anni di ricerca, i test sulla nuova molecola SRM 102 - questo il nome commerciale del prodotto, che sarà presto in commercio - hanno mostrato che il nuovo accelerante di reazione risulta essere equivalente in quanto a prestazioni all'etilentiourea (ETU), diffusamente impiegata nei processi di vulcanizzazione delle gomme sintetiche, ma soprattutto non comporta pericolo per la salute.
La ricerca, infatti, era stata avviata per trovare un sostituto all'ETU, il cui utilizzo è stato considerato quale possibile causa di danni alla salute e per questo motivo sotto l'osservazione delle autorità europee in materia. Come riportato nelle classificazioni di UE, Iarc ed EPA, l'ETU è oggi identificato agente cancerogeno di categoria 2. Inoltre, in base alla direttiva Reach tale sostanza dovrebbe essere classificata come CMR (Carcinogenic/Mutagenic/toxic for Reproduction), ovvero agente cancerogeno e mutageno, tossico per la riproduzione.
Il consorzio di ricerca Saferubber sta ultimando la registrazione della nuova sostanza presso l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa), nel rispetto di ciò che impone il Regolamento CE 1907/2006 (Reach).
Per informazioni sul progetto: www.saferubber.eu