La linea di estrusione EBB112, recentemente messa a punto da Binova, consente la compoundazione diretta, senza densificazione, di scarti provenienti dalla macinazione di film con una particolare miscela di "granuli da ripasso" e/o macinati vari. È inoltre possibile aggiungere cariche minerali, a base di carbonato di calcio o talco, fino al 50%. Grazie all'estrusore bivite corotante, la linea raggiunge una produttività di 2000-2500 kg/ora ed è equipaggiata con un sistema di dosaggio gravimetrico che, mediante un nuovo dispositivo di controllo brevettato, determina l'esatta percentuale di foglia macinata con cui alimentare l'estrusore.
Gli estrusori bivite corotanti per la rigenerazione e il compounding rappresentano il settore di attività principale dell'azienda ed essendo il cuore di ogni sua linea possono essere realizzati con o senza sistema di alimentazione forzata, per la granulazione di materiali espansi o a bassissima densità apparente, oppure essere dotati di 2-4 degasaggi per rigenerare materiali molto umidi e/o con superfici altamente inchiostrate o serigrafate. Un particolare sistema di degasaggio forzato, infatti, garantisce la massima produttività anche in presenza di materiali molto umidi.
La produzione di Binova comprende anche linee di rigenerazione speciali, che sfruttano l'accoppiamento in cascata di estrusori monovite/bivite o bivite/monovite, per il trattamento di scarti altamente inquinati e/o difficilmente  lavorabili. Questa tipologia di impianti è progettata secondo specifiche richieste volte al massimo risparmio energetico, che per certi materiali arriva fino al 50%, assicurando allo stesso tempo un'elevata qualità per quanto riguarda sia l'impianto stesso sia il prodotto finale. In questi termini, per esempio, con un estrusore bivite corotante EBB71 di ultima generazione è stata raggiunta una produttività di oltre 1200 kg/ora granulando e compoundizzando, senza additivi e/o cariche minerali, scarti misti di PP provenienti da impianti di lavaggio. In questo caso si sono registrati consumi inferiori a 0,22 kW/kg in tutto l'impianto, compreso il sistema di raffreddamento delle acque di processo.
Gli estrusori bivite corotanti sono considerati la via maestra da percorrere in futuro per la rigenerazione e il compounding partendo da materiali di scarto. Ciò deriva dalla necessità di trattare prodotti di seconda scelta o scarti post consumo mantenendone il più possibile invariate le caratteristiche tecniche e/o addirittura nobilitandoli con cariche minerali o di altro tipo. La qualità finale dei prodotti assicurata da impianti tecnologicamente avanzati consente al rigeneratore o al compoundatore di affacciarsi anche su settori tradizionalmente estranei al proprio campo di attività.