La divisione Riciclaggio di Amut ha recentemente installato presso la società statunitense Wellmann (South Carolina) un sistema di selezione e prelavaggio Mini PRF per il trattamento di contenitori in PET, con capacità oraria di 6-7 tonnellate.
L'impianto prevede dapprima un separatore balistico ellittico, posizionato a valle della macchina rompisacchi per selezionare meccanicamente il flusso di bottiglie ed eliminare i materiali fini e gli inquinanti a due dimensioni come cartone, carta e film da imballaggio. Successivamente troviamo i sistemI de-labeller e di prelavaggio, dove le bottiglie vengono preparate alla selezione tramite selettori ottici NIR. Questo passaggio migliora notevolmente l'efficienza della selezione ottica, a beneficio del rendimento complessivo dell'impianto.
Secondo il costruttore novarese, il livello di contaminazione del materiale in entrata alla linea di lavaggio sarebbe passato negli ultimi anni dal 20-25 al 40% e oltre. A determinare questo peggioramento concorrerebbero cause di vario genere: la crescente diffusione del PET per il confezionamento di liquidi diversi dalle bevande; le nuove tecniche di conservazione e di protezione di bevande e prodotti alimentari, che spesso si scontrano con le esigenze di riciclaggio; la scarsa efficienza degli impianti di selezione che, per motivi tecnici o economici, non sono adatti alle attuali qualità del flusso; la non convenienza a scartare PET di buona qualità solo perché contaminato da etichette o altri elementi.
L'impianto fornito a Wellmann supera il limite della scarsa qualità del materiale misto in ingresso e migliora l'efficienza e il rendimento del riciclo di PET. Il sistema Mini PRF comprende una preselezione delle balle per eliminare, in una fase a secco, tutti i materiali inquinanti, in modo da presentare, alle attrezzature per lo smistamento e il prelavaggio, un unico flusso di bottiglie ripulite dal materiale estraneo fonte di inefficienze, di maggiori volumi di scarto da smaltire e di più alti costi di manutenzione dell'impianto.