Gli investimenti di Basf nelle attività di ricerca e sviluppo hanno raggiunto 1,8 miliardi di euro nel 2013. "In termini assoluti, nel comparto chimico siamo i primi al mondo quanto a investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo", ha dichiarato Andreas Kreimeyer, membro del CdA di Basf e direttore esecutivo per la ricerca, in occasione della conferenza stampa sul tema "Nanotecnologie: piccole dimensioni, grandi opportunità", tenutasi a Ludwigshafen. A fornire una prova evidente della forza innovativa di Basf è, ancora una volta, il fatturato generato dai prodotti introdotti sul mercato negli ultimi cinque anni: il dato relativo all'anno scorso si attesta a circa 8 miliardi di euro. Solo nel 2013, l'azienda ha lanciato oltre 300 nuovi prodotti.
In futuro, l'attività di innovazione di Basf è destinata a ricevere forte impulso dalle aree nordamericana e asiatica. Entro il 2020, il 50% delle attività di ricerca svolte dall'azienda sarà condotto fuori dai confini europei: nel 2013 Basf si è avvicinata di un altro passo a questo traguardo, incrementando la percentuale di attività extra-europee al 28%. Per promuovere ulteriormente la globalizzazione della ricerca, l'azienda ha tra l'altro inaugurato sei nuovi laboratori dislocati in diverse aree dell'Asia e degli Stati Uniti. Inoltre, in collaborazione con le università più all'avanguardia, ha fondato la California Research Alliance (CARA), con sede in California, le cui attività di ricerca si concentrano principalmente sulle scienze biologiche e sullo sviluppo di nuovi materiali inorganici per applicazioni nei settori energetico, elettronico e delle risorse rinnovabili. In Asia, invece, ha unito le forze con le migliori università di Cina, Giappone e Corea, insieme alle quali ha fondato l'iniziativa di ricerca Network for Advanced Materials Open Research (NAO). Nell'ambito di questo progetto congiunto vengono studiati materiali destinati a una vasta gamma di applicazioni, quali i prodotti per i settori automobilistico, edilizio, idrico, e dell'energia eolica. Offrire soluzioni intelligenti, basate su sistemi innovativi e materiali funzionali, per affrontare le sfide del futuro richiede, infatti, non solo strategie interdisciplinari, ma anche l'impiego di tecnologie trasversali come le nanotecnologie.

Le nanotecnologie aiutano a sviluppare soluzioni per il futuro
Le nanotecnologie si occupano dello sviluppo, della produzione e dell'utilizzo di materiali integranti strutture, particelle, fibre o piastrine di dimensioni inferiori ai 100 nanometri e in grado, grazie a queste caratteristiche, di offrire proprietà innovative. Numerose innovazioni introdotte, per esempio, nei settori automobilistico, energetico, elettronico, edilizio o medicale non sarebbero state possibili senza le nanotecnologie. Basf si avvale di questo tipo di tecnologia allo scopo di sviluppare nuove soluzioni e migliorare i prodotti esistenti.

Materiali isolanti ad alte prestazioni
I nanopori conferiscono a uno di materiali isolanti ad alte prestazioni più innovativi di Basf le caratteristiche specifiche che lo contraddistinguono. Slentite è il primo pannello isolante ad alte prestazioni in poliuretano che occupa la metà dello spazio rispetto ai materiali tradizionali e, al contempo, offre le medesime proprietà isolanti. Fino al 90% del volume dell'aerogel che lo compone è costituito da pori riempiti d'aria, il cui diametro misura appena 50-100 nanometri. Ciò limita la libertà di movimento delle molecole d'aria, riducendo il trasferimento di calore. Questo materiale isolante ad alte prestazioni può essere impiegato, per esempio, nel settore edilizio, in edifici sia nuovi che esistenti.

Microincapsulazione
Uno dei settori di ricerca di Basf in cui le nanotecnologie svolgono un ruolo cruciale riguarda la formulazione dei componenti attivi e, in particolare, la microincapsulazione. Questo processo consente di racchiudere le sostanze attive in un involucro protettivo di cera, polimero od olio. Ciò consente di utilizzare queste sostanze in maniera più specifica nell'ambito dell'applicazione prevista, rendendole più efficaci. L'aspetto principale, in questo contesto, è rappresentato dal rilascio controllato dei principi attivi. I ricercatori Basf sono riusciti a progettare un involucro in grado di soddisfare di volta in volta i requisiti applicativi specifici, grazie a uno spessore di appena pochi nanometri o a una particolare nanostruttura. In questo modo, è possibile determinare i tempi e la velocità con cui i principi attivi vengono rilasciati nell'area cui essi sono destinati.

Grafene
Uno dei materiali che potrebbero contribuire all'evoluzione tecnologica di diodi luminosi organici (OLED), display e, addirittura, batterie e catalizzatori, è il grafene. Si tratta di un materiale affine alla grafite, utilizzata per esempio per le mine delle matite. A differenza della grafite, tuttavia, il grafene è costituito da un solo strato di atomi di carbonio, il che gli conferisce uno spessore inferiore al nanometro. Questo materiale rappresenta un eccellente conduttore elettrico e termico, oltre a risultare molto stabile e, al contempo, elastico e flessibile. Sebbene il grafene sia nero, lo spessore estremamente ridotto lo fa apparire trasparente. Un team internazionale di ricercatori è attualmente impegnato a esplorare le basi scientifiche e le potenzialità applicative dei nuovi materiali a base di carbonio, come il grafene, nell'ambito della piattaforma di ricerca e sviluppo congiunta di Basf e presso l'Istituto Max Planck per la ricerca sui polimeri di Magonza, in Germania.

Filtri cromatici
Il nuovo pigmento rosso Irgaphor Red S 3621 CF assicura una qualità eccellente dell'immagine sui monitor a cristalli liquidi (LCD). Questo prodotto viene utilizzato nei filtri cromatici di notebook, computer e televisori. Più piccole sono le particelle, maggiore sarà la luminosità dell'immagine visualizzata sullo schermo. Basf è riuscita a creare un prodotto con particelle di dimensioni inferiori a 40 nanometri, in grado di ridurre in maniera significativa la dispersione luminosa all'interno del filtro cromatico. Rispetto ai prodotti tradizionali, il nuovo pigmento rosso raddoppia il rapporto di contrasto dei monitor, offrendo un'immagine definita, dai colori puri e a elevato contrasto: in una parola, eccellente.

Infine, Basf sta valutando anche l'investimento per un impianto su scala mondiale per la conversione di metano in propilene. Tale impianto sorgerà negli Stati Uniti e la produzione di propilene sarà destinata all'approvvigionamento delle attività nordamericane della multinazionale, consentendogli di sfruttare i bassi prezzi del gas statunitense, derivanti dalla produzione locale di shale gas, e di ridurre i suoi costi di produzione. Questo risulterà il maggiore investimento effettuato da Basf fino a oggi per un singolo impianto.