Una dichiarazione di intenti per il libero scambio di macchine per la lavorazione di materie plastiche è stata siglata da Euromap (European Plastics and Rubber Machinery) e l'americana SPI (Society of the Plastics Industry). Secondo i firmatari, l'accordo rafforzerebbe la posizione di mercato delle imprese aderenti alle due organizzazioni, salvaguardando circa 65 mila posti di lavoro. Attualmente, il mercato europeo e americano delle macchine per materie plastiche totalizza vendite per circa 15 miliardi di euro, corrispondente a una quota del 50% di quello globale di settore. "Il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) è un accordo fondamentale in termini di cooperazione nel nostro settore e avrà un impatto positivo sulle nostre relazioni commerciali", ha dichiarato William Carteaux, presidente e CEO di SPI.
Un effetto chiave del libero scambio è costituito dall'abolizione delle tariffe doganali, per favorire le esportazioni di macchine e la creazione di decine di migliaia di posti di lavoro nel settore, tra Europa e Stati Uniti. "Il TTIP rappresenta un'opportunità, non un rischio", ha sottolineato Thorsten Kühmann, segretario generale di Euromap. Entrambe le parti si prefiggono inoltre di armonizzare gli standard di sicurezza, cui è già preposto il gruppo di lavoro ISO/TC 270 (la cui presidenza è affidata ad Assocomaplast, l'associazione dei costruttori italiani di macchine e attrezzature per materie plastiche e gomma), allo scopo di migliorare la sicurezza operativa e semplificare la commercializzazione delle macchine, a favore di una maggiore competitività.