Il 2013 si è rivelato sotto le aspettative per l'industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione. In deciso calo: produzione, export, consumo e consegne sul mercato italiano. Nonostante ciò, l'industria italiana di settore ha riconquistato la quarta posizione nella graduatoria mondiale dei produttori, superando al fotofinish la Corea del Sud, e si è confermata terza nella classifica degli esportatori. In particolare, la produzione, in calo del 7%, si è attestata a 4487 milioni di euro. Sul risultato ha pesato sia il calo delle esportazioni, scese del 6,5%, a 3385 milioni di euro, sia l'ulteriore riduzione del consumo, sceso, a 2047 milioni di euro, il 2% in meno rispetto al valore dell'anno precedente. L'indebolimento della domanda interna ha penalizzato, infatti, le consegne dei costruttori che sono arretrate, dell'8,5%, a 1103 milioni di euro. Le importazioni, in crescita del 6,8%, si sono attestate a 944 milioni di euro. Il rapporto export/produzione è cresciuto al 75,4%. La quota di consumo coperta dalle importazioni ha registrato un incremento di quattro punti percentuali, passando dal 42,3% (del 2012) al 46,1% del 2013. Questo, in sintesi, il quadro 2013 presentato il primo luglio all'assemblea annuale dei soci di Ucimu-Sistemi per produrre dal presidente Luigi Galdabini.
Archiviato il 2013, come emerge dai dati di previsione elaborati dal Centro Studi e Cultura di Impresa di Ucimu, nel 2014, l'industria italiana di settore tornerà a crescere. Nel dettaglio, nel 2014, la produzione salirà, del 4,4%, a 4685 milioni di euro. Le esportazioni cresceranno, del 4,7%, a 3545 milioni. Anche il consumo italiano tornerà di segno positivo, registrando un incremento, del 3,3%, a 2115 milioni di euro, dando nuovo impulso alle consegne dei costruttori italiani previste in aumento del 3,4%, a 1140 milioni di euro. Cresceranno anche le importazioni (+3,3%), ma rimarrà stabile la quota import sul consumo. Salirà ulteriormente al 75,7% il rapporto export/produzione.
Con riferimento all'export, nel 2013, la Cina si è confermata primo mercato di destinazione del made in Italy di settore, seguita da Stati Uniti, Germania, Russia, Francia, Brasile. L'ultima rilevazione disponibile, relativa al periodo gennaio-marzo 2014, evidenzia una ripresa delle vendite oltreconfine che si è concretizzata in un incremento del 2,1% rispetto al primo trimestre del 2013. La Germania torna a guidare la graduatoria dei paesi di sbocco, in virtù di un incremento del 17,6% degli acquisti di macchine utensili italiane, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Seguono Cina (-16,3%) e Stati Uniti (-11%) in forte rallentamento. Bene la Francia (+30,2%). A chiudere le posizioni di vertice della graduatoria: Russia (-5,8%) e India (-35,3%). La crisi generalizzata ha completamente bloccato gli acquisti in tecnologie di produzione. La mancata sostituzione dei macchinari obsoleti (nel 2005, anno dell'ultima rilevazione, un quarto del parco macchine utensili installato in Italia aveva più di 20 anni) sommata all'incremento, in tempi recenti, di acquisizione di nuovi sistemi da parte degli utilizzatori dei mercati emergenti, fa temere, un pericoloso arretramento della nostra industria rispetto ai concorrenti stranieri.
In tale occasione sono state anche rinnovate le cariche associative. Luigi Galdabini (Galdabini) è stato riconfermato alla guida dell'associazione per il periodo 2014-2016, mentre Sergio Bassanetti (D'Ancrea), Massimo Carboniero (Omera) e Riccardo Rosa (Rosa) sono stati nominati vicepresidenti. Il consiglio è composto da Domenico Appendino (Prima Industrie), Alessandro Batisti (Pama), Mauro Biglia (Biglia), Barbara Colombo (Ficep), Stefano Dal Lago (CMS), Filippo Gasparini (Gasparini), Patrizia Ghiringhelli (Ghiringhelli), Veronica Just (Millutensil), Marco Livelli (Jobs), Giuseppe Sceusi (Marposs Italia), Tomaso Tarozzi (Iemca Giuliani Macchine Italia) e il consigliere emerito Dante Speroni (Speroni). Completano la squadra il past president Giancarlo Losma (Losma), il tesoriere e past president Pier Luigi Streparava (Streparava), i past president Ezio Colombo (Ficep), Cesare Manfredi, Flavio Radice (Pietro Carnaghi), Bruno Rambaudi, Andrea Riello (Gruppo Riello Sistemi) e Alberto Tacchella (IMT).