Lo studio annuale realizzato da Caip (Camara argentina de la industria plastica) sull'industria locale della plastica mostra che, nel 2013, la produzione di materie prime si è attestata a circa 1,36 milioni di tonnellate e il consumo ha superato quota 1,7 t (per un procapite di oltre 40 kg), a fronte di importazioni ed esportazioni rispettivamente di 788 mila e 435 mila t. Il consumo per settori di impiego è così suddiviso: 46% imballaggio; 13% edilizia; 10% elettrico-elettronico; 8% auto; 4% agricoltura; 7% casalinghi e arredi; 12% altro.
Nel 2013 è cresciuta, seppure di un timido 1,2% rispetto al 2012, la produzione di manufatti plastici, mentre è calato dello 0,4% il consumo. Il comparto argentino della trasformazione è costituito da circa 2800 aziende, localizzate per oltre il 60% a Buenos Aires e provincia, che danno lavoro a 35 mila addetti, il 70% dei quali impiegato in imprese con meno di 10 dipendenti.
In base ai dati Istat, nel primo trimestre del 2014 l'export italiano di macchine per materie plastiche e gomma verso l'Argentina si è attestato sui 6,7 milioni di euro circa, mentre nel periodo gennaio-marzo 2013 ammontava a poco meno di 6 milioni. Fra le principali voci doganali spiccano le stampatrici flessografiche (1,5 milioni di euro) e le macchine per soffiaggio (1,2 milioni).