Il Top Employer Award 2015 è stato assegnato a Sabic per le sue prassi di gestione della forza lavoro in Italia. Il premio, consegnato il 17 febbraio, riconosce il merito di una eccellente politica di sviluppo personale e professionale dei dipendenti e, secondo le ricerche del Top Employers Institute e degli audit di Grant Thorton, che lo attribuiscono ogni anno, la multinazionale nel nostro Paese si è classificata sopra la media rispetto ad altre aziende. Tra i criteri di valutazione figurano l'entità dei benefit primari, la qualità delle condizioni di lavoro, l'offerta disponibile di sviluppo professionale, le opportunità di sviluppo della carriera e la gestione della cultura.
“SABIC è fiera di aver ottenuto questa importante certificazione in Italia. Un ambiente di lavoro imprenditoriale, competitivo e favorevole, abbinato a prospettive di carriera chiare e al riconoscimento individuale, sono requisiti essenziali per attrarre, trattenere e sviluppare i dipendenti talentuosi. In fondo, si tratta della nostra gente", ha dichiarato Marco Dalmino, direttore generale della divisione resine di base in Europa. “Lavorare per un datore di lavoro di vertice fa la differenza, se ci metti l'anima e ti concentri per fornire prestazioni di alto livello”, ha aggiunto Daniele Petrini, responsabile regionale Italia. “In materia di sviluppo personale e professionale, i dipendenti che operano in condizioni ottimali sono avvantaggiati. Il nostro progetto di ricerca approfondito ci ha portati a concludere che in Sabic l'eccezionale ambiente operativo offre svariate iniziative di creatività che vanno dai benefit secondari e condizioni di lavoro, ai programmi di gestione delle prestazioni che sono ben congeniati e in perfetta linea con la cultura aziendale”, ha concluso Samantha Crous, direttore regionale del Top Employers Institute.
Sabic ha ottenuto il riconoscimento di Top Employer anche in Belgio, per il secondo anno consecutivo, in Olanda, per la nona volta, nonché nel bacino Asia-Pacifico ed è in dirittura d'arrivo per aggiudicarselo anche in altri tre paesi europei (Spagna, Regno Unito e Germania), in aggiunta a quello relativo alle politiche paneuropee.