Dopo diversi incontri tra Michelin e i sindacati, il 3 dicembre è stato raggiunto un accordo in merito agli esuberi previsti dal piano di ristrutturazione degli stabilimenti italiani della multinazionale francese, che coinvolge 578 lavoratori. Il punto di equilibrio che ha permesso alle parti di risolvere positivamente il confronto - si legge in un comunicato stampa di Michelin - è stata la possibilità di individuare gli strumenti che nel periodo 2016-2020 consentiranno a tutte le persone coinvolte di trovare una soluzione alla propria situazione.
In dettaglio, l’accordo prevede: ricollocazione di 362 addetti presso altri stabilimenti Michelin in Italia o all’estero; incentivi e supporto all’autoimprenditorialità attraverso l’intervento diretto della Fondazione Michelin Sviluppo; riqualificazione professionale esterna; prepensionamento. Inoltre, le parti coinvolte si sono impegnate a siglare accordi aziendali volti a soddisfare le esigenze di redditività e stagionalità del mercato. Confermati poi il mantenimento in Italia, con il trasferimento presso lo stabilimento di Cuneo, della fabbricazione di cerchietti metallici così come gli investimenti per 180 milioni di euro e gli incrementi previsionali dei volumi produttivi per i siti di Alessandria e di Cuneo.
L’azienda esprime particolare soddisfazione per il raggiungimento dell’accordo che permette a Michelin di migliorare la sua competitività, di consolidare la propria presenza in Italia e in particolare in Piemonte, nel rispetto dei valori di responsabilità sociale che da sempre ne hanno contraddistinto l’operato, conclude il comunicato.