Allungare il ciclo di vita delle materie plastiche supportando le aziende del settore a valorizzare “slow moving” (prodotti invenduti, eccedenze e giacenze di magazzino), sottoprodotti e seconde scelte, trasformandone gli oneri di gestione in opportunità economiche e ambientali. Questa la missione di PlasticFinder, piattaforma innovativa che offre servizi commerciali per lo scambio di polimeri, additivi e masterbatch attraverso un sito web di e-commerce dove compratori e venditori possono trovare nuove opportunità di business.

Start up attiva nel mercato B2B italiano ed europeo, PlasticFinder si contraddistingue per una forte connotazione tecnologica unita a una vocazione etica e responsabile per contribuire a costruire e consolidare una cultura del risparmio di risorse e un’educazione ambientale nella gestione del processo.

Gli slow moving costituiscono una problematica di tipo economico-finanziaria per le imprese del settore, dato che i prodotti invenduti, le eccedenze e le giacenze di magazzino da un lato bloccano la liquidità aziendale, rappresentando un onere finanziario, e dall’altro devono essere svalutati a bilancio, comportando un costo d’esercizio. Tale situazione riguarda, in particolare, le merci a domanda irregolare, ossia i lotti prodotti per soddisfare le necessità di uno specifico cliente.

I sottoprodotti, invece, in un numero non trascurabile di casi, vengono gestiti come “rifiuti”, comportando un costo di smaltimento. In altri casi sono commercializzati sui canali tradizionali che, però, spesso non ne consentono l’ottimale valorizzazione economica, rappresentando anche in questo caso un costo da sostenere.

Non esistono dati ufficiali sulla “zona grigia” relativa a scarti e sottoprodotti, generalmente non tracciati né tracciabili, che, per loro natura, sono più semplici da riutilizzare rispetto ai rifiuti post consumo: se ben gestiti, infatti, presentano meno contaminazioni e, conseguentemente, costi di rigenerazione inferiori.

“PlasticFinder è in grado di trasformare un onere in valore economico e risorsa ambientale; individuare la più appropriata destinazione di ciascun prodotto, allungandone il ciclo di vita; facilitare il contatto e lo scambio grazie alla propria piattaforma di trading online, divenendo un motore di scambio”, spiega il CEO Riccardo Parrini.

La piattaforma online coniuga l’esperienza diretta tecnico-commerciale sul campo con le potenzialità delle tecnologie informatiche, risultando uno strumento di trading puro a cui si affiancano servizi di elevato valore aggiunto, offerti in partnership con primari fornitori.