Lo scorso 24 maggio, presso l’hotel Magna Pars Suite di Milano, la società Honegger Gaspare, in qualità di rappresentante italiana di Messe Düsseldorf, ha organizzato un incontro per illustrare alla stampa specializzata le novità della prossima K 2016, la fiera internazionale dell’industria per la lavorazione di plastica e gomma, che si terrà a Düsseldorf dal 19 al 26 ottobre di quest’anno.

Nel fare gli onori di casa, l’amministratore unico Armando Honegger ha fornito alcuni dati sull’edizione di quest’anno: “Al 24 maggio sono 410 le aziende italiane iscritte al K, cioè all’incirca le stesse dell’edizione precedente, del 2013 (erano 419 alla stessa data). Occuperanno una superficie netta di 26000 metri quadrati, ponendo l’Italia al secondo posto, dopo la Germania, tra le nazioni più importanti presenti in fiera. Siamo quindi molto orgogliosi di poter annunciare questo consolidamento della partecipazione italiana.

Inoltre, sono ben 25 le aziende del nostro Paese in lista d’attesa per uno spazio al K e vorrei sottolineare che quest’anno si sono nuovamente iscritte ben 78 aziende italiane che, per vari motivi, non avevano potuto partecipare all’ultima edizione”.

Ha poi preso la parola il direttore della fiera K Petra Cullmann, affermando che: “Il K è ormai da tempo al completo: sono più di 3000 gli espositori provenienti da oltre 50 nazioni che prenderanno parte alla prossima edizione. Particolarmente forte è ancora la presenza degli espositori europei - provenienti soprattutto da Germania, Italia, Austria, Svizzera, Francia e Turchia - come pure quella statunitense. Al tempo stesso il K riflette concretamente i cambiamenti che stanno avvenendo nel mercato mondiale. È ormai noto, infatti, quanto le aziende asiatiche siano forti nel settore materie plastiche e gomma: il loro numero e la superficie espositiva occupata crescono sensibilmente da alcuni anni; la loro forte visibilità si deve soprattutto a Cina, Taiwan, India, Giappone e Corea del Sud.

Come di consueto, tutti i 19 padiglioni del polo fieristico saranno interamente occupati dalla manifestazione, con una superficie espositiva netta di circa 170 mila metri quadrati. Non è più disponibile nemmeno un centimetro quadrato!

La grande varietà e l’internazionalità delle aziende saranno i garanti dei grandi temi del settore trattati in fiera, primo fra tutti l’efficienza energetica e delle risorse; ampio spazio sarà dato anche al settore automobilistico. Svariate novità in anteprima mondiale attendono i visitatori, lanciate soprattutto dal più nutrito gruppo di espositori del K: i produttori di macchinari e sistemi ausiliari. Gli ingegneri e i costruttori di tutto il mondo, infatti, sono già al lavoro per preparare e presentare nuove e complesse unità produttive.

I fornitori di materie prime presenteranno anch’essi i più recenti sviluppi riguardanti la ricerca sui polimeri e l’ottenimento di un giusto equilibrio tra ricavi economici e sostenibilità. Accanto alle plastiche standard, gli additivi, i polimeri biologici e funzionali, i compositi e i materiali fibrorinforzati saranno i protagonisti della fiera. Il padiglione 6 sarà invece dedicato, in particolare, agli elastomeri.

Sempre nel padiglione 6, grazie a presentazioni multimediali e alla struttura innovativa, la mostra speciale “Plastics shape the future” - un progetto di PlasticsEurope Deutschland e Messe Düsseldorf - indicherà gli sviluppi già in fase di realizzazione e le visioni che potrebbero tradursi in realtà nel futuro. Una serie di esempi illustrerà come la plastica sappia caratterizzare gli habitat moderni, dal punto di vista funzionale, estetico e sostenibile. Verranno trattati sia gli aspetti economici che quelli di carattere ecologico, senza però tralasciare temi scottanti, come il “marine litter”: il problema dell’inquinamento dei mari con rifiuti di vario tipo.

Non mancheranno, infine: la piattaforma scientifica “Science Campus” - dedicata allo scambio di know how tra le istituzioni scientifiche, le università e i rappresentanti dell’industria - e le aree dedicate a stampa 3D/produzione additiva, Industria 4.0 (un tema di crescente interesse), efficienza energetica e delle risorse, costruzione leggera e materiali innovativi. Molto ampio, come da tradizione, anche il programma di conferenze, meeting e tavole rotonde”.

Invitando i giornalisti italiani a partecipare al K 2016, Petra Cullmann ha concluso il proprio intervento dichiarando che: “Come nel 2013, quando si ebbe un affluenza di circa 218000 visitatori provenienti da oltre 100 paesi, anche per l’edizione di quest’anno è atteso a Düsseldorf un pari numero di operatori del settore. Questo, almeno, è ciò che emerge dalle prime conferenze stampa pre-K organizzate nelle diverse parti del mondo, come quella odierna qui in Italia”.

Thorsten Kühmann (direttore dell’associazione tedesca VDMA Plastics and Rubber) ha quindi illustrato in breve la situazione economica del settore: “Innanzi tutto vorrei mettere in evidenza l’incredibile crescita registrata negli ultimi 10 anni in termini di produzione mondiale di materie plastiche: + 30%. Nel 2015 sono state prodotte ben 320 milioni di tonnellate di materiali plastici. Tale produzione riguarda tre aree geografiche principali: Cina, Europa e Stati Uniti, dove la prima fa naturalmente la parte del leone a livello di crescita, mentre l’Europa è stabile e gli Usa crescono leggermente.

Anche in termini di produzione di macchinari per la lavorazione di materie plastiche e gomma, le performance della Cina rimangono davvero elevate, poiché produce ben un terzo del totale globale, seguita da Germania (20%), Italia (8%) e Stati Uniti (7%). Per ciò che concerne l’export, il primo paese di destinazione dei macchinari è la Germania (con il 25% del totale delle esportazioni), seguita da Cina, Italia e Giappone. Non sorprenderà gli addetti del settore sapere che le principali applicazioni dei materiali plastici riguardano gli imballaggi (40%), a cui fanno seguito edilizia e automotive.

Tornando alla produzione di macchinari, la crescita è iniziata nel 2009 e ci attendiamo un ulteriore incremento anche per il 2016. Si tratta quindi di 7 anni di crescita ininterrotta e questo è piuttosto inusuale, non solo per l’industria delle materie plastiche, ma anche per altri comparti. È un risultato davvero brillante e siamo quindi in un’ottima situazione di mercato”.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, Kühmann ha poi confermato l’attuale stagnazione del mercato del converting, dichiarando però che: “Dopo i recenti anni di crescita, tale situazione non desta particolare preoccupazione in Germania, poiché non dipende da problemi strutturali, ma dalla naturale e ben nota ciclicità del mercato”. Il direttore ha quindi concluso il proprio intervento parlando di Industria 4.0: “Potete amarla oppure no, ma è certo che tutti i costruttori di macchinari si stiano interessando, come noi di VDMA, all’Industria 4.0. Ritengo che rappresenti una rivoluzione al pari di quella che ha rappresentato l’avvento di Internet (il quale compie 30 anni proprio nel 2016, ndr)”.

In chiusura di conferenza è quindi intervenuto il direttore di Assocomaplast, Mario Maggiani, il quale ha così descritto la situazione di mercato del nostro Paese: “Riallacciandomi al discorso di Thorsten Kühmann, vorrei anch’io confermare che, dopo gli anni di crisi, il settore delle materie plastiche - e, in particolare, quello dei macchinari - sta vivendo un periodo particolarmente felice. Senza esagerare con i numeri, ritengo che i dati rilevanti siano due. Innanzi tutto, per l’export italiano il 2015 è stato l’anno migliore di sempre ed è stato così superato il dato registrato nel 2007 (va ricordato che oltre il 70% della produzione italiana di macchinari viene esportato). Per quanto riguarda l’export, quindi, si può affermare che la crisi è ormai alle spalle e questo è certamente un segnale di grande importanza.

Un altro segnale positivo riguarda il mercato italiano, che, dopo essere rimasto sostanzialmente piatto per ben 6 anni, nel 2015 si è ripreso. In Italia, infatti, i trasformatori di materie plastiche e gomma hanno ricominciato a investire e ad acquistare macchinari… anche quelli provenienti dalla vicina Germania. I costruttori italiani stanno quindi pensando già agli ordinativi per il 2017. Tutto ciò si materializzerà certamente nella vetrina del K 2016, dove tutti arriveranno con il meglio che la tecnologia italiana possa offrire”.