Si è svolta a Gargnano (Brescia), dal 22 al 26 maggio, l’European Polymer Conference (Eupoc) 2016 dell’European Polymer Federation (EPF), dal titolo “Block Copolymers for Nanotechnology Applications”. La conferenza è stata organizzata dal presidente di AIM Michele Laus (Università del Piemonte Orientale A. Avogadro) e da Peter Müller-Buschbaum (Technische Universität di Monaco) di EPF, in collaborazione con l’Università di Milano (che ha concesso gentilmente l’uso di Palazzo Feltrinelli come sede della conferenza), l’Università di Pisa - che ha contribuito alla gestione amministrativa della conferenza - e l’AIM (Associazione Italiana Macromolecole), che ha fornito il proprio supporto a vari livelli.
Deve essere inoltre riconosciuto l’ulteriore e importante contributo del Comune di Gargnano, il cui Sindaco, Giovanni Albini, ha messo a disposizione la bella e funzionale sala Castellani (in foto), ricavata in un’antica chiesa sconsacrata. Tale concessione si è rivelata fondamentale in quanto il numero di partecipanti è stato notevolmente superiore alla media delle precedenti conferenze. Eupoc 2016, infatti, ha richiamato 140 partecipanti da 28 differenti paesi, con nutrite partecipazioni di ricercatori italiani (25), ma anche tedeschi (23) e francesi (19). Particolarmente significativa è stata anche la partecipazione di ricercatori provenienti dall’Asia, tra cui cinesi (12), giapponesi (2) e coreani (2), rendendo complessivamente la delegazione asiatica la quarta come numerosità.
Tra gli sponsor della conferenza - Istituto Metrologico Italiano (Inrim), American Elements, Wiley ed Elsevier - vanno messi in evidenza, in particolare, Elsevier e Wiley, i quali hanno offerto tre importanti premi ai giovani ricercatori che hanno presentato i migliori lavori sotto forma di poster.
Il programma è stato quindi strutturato per cercare di aggregare i contributi in modo omogeneo, partendo dalle applicazioni nanolitografiche per arrivare sino ai sistemi per membrane, ai materiali per l’energia e alle applicazioni strutturali estreme, alternando sia lavori sperimentali che contributi teorici e di simulazione.
L’attività della conferenza si è articolata in 12 seminari su invito, 2 keynotes, 48 comunicazioni orali e 60 comunicazioni poster.
“Ci piace sottolineare che circa il 50% dei partecipanti era costituito da giovani ricercatori in chimica, fisica, ingegneria e scienza dei materiali polimerici”, hanno dichiarato Michele Laus e Peter Müller-Buschbaum. “Auspichiamo che la conferenza possa aiutarli ad allargare i loro orizzonti d’indagine e ad approfondire le loro motivazioni di studio dei materiali polimerici. Il carattere residenziale della conferenza ha certamente agevolato le possibilità di discussione e di scambi d’idee e d’esperienze tra i partecipanti, nella magnifica cornice del lago di Garda. La cura scientifica e l’organizzazione degli Eupoc rappresentano uno dei contributi più consistenti dell’Associazione Italiana Macromolecole alle attività di EPF e confidiamo che il successo dell’edizione 2016 serva a rafforzare il ruolo di AIM nella sua missione di promozione della scienza e della tecnologia dei polimeri in Italia e oltre”.