Sono queste le quattro parole chiave che da 25 anni ispirano l’attività di Cidiesse. Per quest’azienda milanese costruire quadri elettrici è una missione, non solo un business; ritiene, infatti, che la tecnologia debba mirare sempre al miglioramento del benessere generale, anche promuovendo la cultura della sicurezza e del contenimento degli impatti ambientali.

Ciò si traduce, per esempio, nel mettere a disposizione le proprie conoscenze tecniche in campo elettrico nel settore delle macchine accessorie per il trattamento della plastica da riciclo e da raccolta differenziata, quindi, più che nelle automazioni di processo.

Oltre all’attenzione sulla sicurezza intrinseca delle macchine, Cidiesse si è specializzata anche nella realizzazione di quadri elettrici per zone classificate a rischio di esplosione, producendo quadri in esecuzione ATEX (ATmosphères EXplosibles).

La società realizza quadri in acciaio inox AISI 304/316 IP66 per zona 2, conformi alla direttiva Atex 94/9/CE (classificazione: Ex II 3G Ex nAc II U ed Ex II 3D Ex tc IIIC U), oppure in lega leggera IP65 per zona 1 (classificazione: II 2 GD EEx d IIB T6-T3 e II 2 GD EEx d[ia] IIB T6).

La materia è indubbiamente complessa e, per aiutare il cliente a districarsi tra le classificazioni, l’azienda ha approntato una pagina specifica sul proprio sito internet, dove sono disponibili maggiori informazioni sulle specifiche Atex: uno strumento utile per una prima valutazione della classificazione della zona d’installazione della macchina, che è alla base delle richieste d’offerta per la fornitura di un quadro elettrico.

Cidiesse vuol dire anche solidarietà concreta nel mondo del lavoro. Infatti, oltre alla mission produttiva sopra descritta, la società ha da sempre una mission sociale che si integra con la sua attività tecnologica. Mette infatti a disposizione il proprio know-how per formare e inserire al lavoro ragazzi del carcere minorile. Questi ultimi, sottoposti a provvedimenti penali, detenuti o a piede libero, vengono inseriti, dopo attenta selezione, nei due laboratori di Cidesse, uno dei quali proprio all’interno dell’Istituto penale per i minorenni “Cesare Beccaria” di Milano.

Avviati a un percorso formativo “on the job”, i ragazzi vengono affiancati da tecnici/tutor e, dopo circa due anni, sono inseriti in aziende del settore come operai specializzati. Per questo, Cidiesse ha lo status di ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) e vive la solidarietà direttamente attraverso il proprio lavoro. Oltre ai clienti di Cidiesse, qualsiasi azienda può quindi diventare partner di questa bella esperienza e del progetto “Dal bullo al bullone”, che ha trasformato decine di ragazzi da bulli di strada a lavoratori e cittadini onesti e integrati.