Al K 2022 CMG proporrà una gamma di macchine innovative efficienti e, soprattutto, ad alta efficienza energetica, focalizzandosi sul tema del risparmio energetico. Tutte le unità del costruttore di Budrio (Bologna) per il riciclo con capacità da 800 a oltre 5.000 kg all’ora sono dotate di funzione Adaptive Motor Power (AMP), che consente al granulatore di stabilire autonomamente quale livello di potenza adottare per lavorare, in funzione di quantità, forma, peso, spessore, temperatura e tipo di materiale. L’AMP permette di ottimizzare la qualità del macinato (in termini di omogeneità fisica e dimensionale della particella e di assenza di polvere) e ridurre al minimo l’utilizzo di energia elettrica. Il ritorno dell’investimento per l’AMP è inferiore a 12 mesi e la quantità di energia richiesta da un granulatore CMG si attesta tra 20 e 25 Wh/kg, contro gli oltre 50 Wh/kg di un’unità convenzionale.
Con i modelli EV916 (foto in alto) ed EV 616 della serie Evoluzione, l’azienda propone soluzioni per la granulazione con acqua o a secco nelle condizioni più critiche, che richiedono elevate prestazioni, capacità da 2000 o altre 5.000 kg all’ora, versatilità, efficienza e sostenibilità. Questa gamma garantisce costanza operativa e resistenza all’usura grazie all’utilizzo di acciaio armonico Hardox e a strutture modulari assemblate. Oltre alla precisione al centesimo di millimetro nella costruzione della camera di taglio, che consente una durata maggiore delle lame, i modelli Evoluzione sono dotati di controlli avanzati in chiave di Industria 4.0 per monitorare e gestire l’intero sistema.
Il trituratore TRM1500 (foto a destra) è dotato di lame con design brevettato inserite in un’apertura a V sul rotore per aumentare la resistenza allo stress meccanico e le prestazioni di taglio. La triturazione rientra tra le fasi iniziali del processo di riciclo e la sua precisione si traduce in omogeneità dimensionale e a questo scopo i trituratori di CMG sono equipaggiati con comandi avanzati per regolare autonomamente la potenza del motore e gli RPM del rotore in modo da ridurre al minimo il consumo energia elettrica. La gamma di trituratori TRM copre capacità da 200 a 1.500 kg all’ora e, oltre al 1500, è composta dai modelli TRM600, TRM900 e TRM1200.
La nuova serie GT per il riciclo in linea degli scarti della produzione di lastre per termoformatura comprende quattro modelli con capacità da 200 a 1.000 kg all’ora. Le lame del rotore sono posizionate con una inclinazione di 50° rispetto alla lama fissa, garantendo precisione di taglio, omogeneità dimensionale del macinato, ridotte emissioni sonore e assenza di polvere. Tutte le parti della camera di taglio sono lavorate a CNC e assemblate a "spine e bulloni", senza l’impiego di componenti fusi o saldati. Il fabbisogno energetico è pari a 20 Wh/kg, rispetto agli oltre 40 Wh/kg delle unità convenzionali. Tutti i modelli GT sono ribassati e insonorizzati, per essere posizionati sotto al nastro trasportatore. Per il riciclo di articoli stampati a iniezione, estrusi o soffiati viene lanciata la nuova linea di granulatori G26, che si contraddistingue per uno dei più bassi TCO nel suo genere. La serie è composta dai G26-30, G26-45 e G26-60 e copre produzioni da 50 a 300 kg all’ora. tra i suoi tratti distintivi troviamo un’innovativa tramoggia di alimentazione progettata per accogliere componenti di varie forme e dimensioni. Anche in questo caso il consumo di energia si attesta a 20 Wh/kg. Per il riciclo nel campo del soffiaggio, viene proposta anche una gamma di 11 modelli di trituratori con capacità da 20 a 1500 kg all’ora.
Sempre al riciclo nel campo dello stampaggio a iniezione, ma di componenti tecnici viene presentata la serie SL (foto a sinistra) di granulatori a bassa velocità senza griglia, composta da quattro modelli che coprono capacità da 5 a 30 kg all’ora. Questi granulatori sono progettati per ottenere rimacinato con forma e dimensioni estremamente omogenee in totale assenza di polvere. Le lame rotanti eseguono un taglio fine e preciso e gli elementi di macinazione sono disponibili in tre diverse dimensioni, per ottenere un rimacinato con dimensioni comparabili a quelle del granulo vergine. Una piastra magnetica posizionata nel punto di alimentazione dell’unità per catturare qualsiasi metallo che possa contaminare il rimacinato, danneggiare il granulatore o la pressa a iniezione o compromettere la qualità del prodotto finale.