Pubblicata l’edizione 2016 dello studio multiclient Plastic Trend Synthesis di Plastic Consult - società di consulenza all’industria, al mondo della finanza, alle associazioni di categoria e alla pubblica amministrazione - da cui emerge che, lo scorso anno, la domanda italiana di polimeri termoplastici vergini si è avvicinata ai 5,7 milioni di tonnellate, con un incremento consuntivo dell’1,7% sul 2015.

Per il terzo anno consecutivo è, quindi, proseguito il trend di crescita, iniziato con un piccolo incremento della domanda nel 2014. Si tratta di un segnale decisamente positivo, considerando che l’ultimo triennio consecutivo di crescita del mercato italiano risale a oltre 10 anni fa (2002-2004). Le prospettive a breve restano favorevoli nonostante le condizioni ancora precarie dell'economia nazionale e i diversi fattori frenanti, concentrati ancora una volta negli sbocchi legati all’edilizia e alle infrastrutture, rimasti sostanzialmente stazionari nel 2016.

In questo primo scorcio di 2017, la produzione industriale italiana sta registrando ritmi di crescita contenuti, con un primo trimestre a +1% circa rispetto all’analogo periodo 2016.

I consumi finali appaiono piuttosto appiattiti sui livelli 2016, mentre sono attesi in corso d’anno forti investimenti in macchinari e attrezzature, favoriti anche dai programmi di incentivi (super e iper ammortamento, Industria 4.0) che potrebbero trainare la crescita della domanda di materie plastiche e in particolare dei materiali tecnici.

Sul fronte dei consumi, dal confronto con il 2015 la maggior parte dei polimeri ha evidenziato un incremento dei volumi. Tra le commodity, il PP registra le migliori prestazioni anche nel 2016, in aumento di oltre il 3%. LL/LD risultano in crescita di poco meno del 2%, mentre l’alta densità ha evidenziato un calo, seppur limitato. Il PVC, penalizzato strutturalmente dal deludente andamento del settore edilizio, ha invece messo a segno, ancora una volta, una sostanziale stabilità dei volumi.

Image removed.Grazie anche al forte incremento dei consumi di materiali termoplastici nel settore automobilistico e dei trasporti (+13% sul 2015, che a sua volta era cresciuto del +30% sul 2014) sono infine cresciuti sopra la media ABS, poliammidi e altri tecnopolimeri.

Nonostante gli andamenti diversificati, non varia, rispetto al 2015, se non di punti decimali, la ripartizione del mercato per principali applicazioni. L’imballaggio resta il primo sbocco con poco meno del 50% del mercato, seguito dall’edilizia con il 10%.