Sono queste le tre parole chiave che hanno caratterizzato l’incontro avvenuto tra quattro realtà leader del settore gomma-plastica italiano ed europeo lo scorso 12 maggio, presso l’Hotel President di Correggio (Reggio Emilia), che ha ospitato il Plastic Day 4.0: un evento dedicato all’incontro e al confronto tra eccellenze italiane del mondo della plastica, al quale hanno preso parte aziende e associazioni del settore. Di seguito, in estrema sintesi, i principali contenuti delle quattro presentazioni esposte a Correggio.

 

SGC Grecu Consulting Partners e l’esclusivo metodo Lean Plastic

È un vero e proprio team di ricerca quello che lavora dietro al marchio Lean Plastic. Una società organizzata per studiare, analizzare e sviluppare un metodo di riorganizzazione non adatto a qualsiasi azienda, ma ideale e irrinunciabile, per le imprese che lavorano nel settore della gomma e della plastica. Un’esclusività di competenze, quella di SGC Grecu Consulting Partners, che nasce dall’esperienza diretta che il suo staff ha avuto nel settore plastico.

Solo conoscendo i reali problemi di un prodotto o di un processo che si è toccato, studiato e a cui si è lavorato direttamente, è possibile progettare un metodo di efficienza produttiva e gestionale ad hoc. Ecco perché quando parliamo di Lean Plastic, parliamo di metodo esclusivo”, precisa l’amministratore delegato dell’azienda novarese, Alessandro Grecu.

All’evento Plastic Day 4.0, Grecu ha presentato la filosofia Lean Plastic raccontando una storia. L’esempio concreto di Bear Plast: un’azienda che applicando le logiche Lean Plastic <st1:metricconverter w:st="on" productid="4.0 ha">4.0 ha riorganizzato i processi di gestione dei nuovi stampi incrementando notevolmente i risultati e la semplicità di lavoro.

Il segreto sta nell’approccio del metodo Lean Plastic, molto più efficace rispetto a quelli tradizionali perché, grazie a un insieme di pratiche e strumenti collaudati “sul campo”, è in grado di individuare nel modo più chiaro e immediato possibile le criticità specifiche delle aziende attive nel settore plastico.

Un metodo che, partendo dal check-up iniziale dell’intero flusso di lavoro, accompagna l’azienda nell’identificazione degli sprechi e nella riorganizzazione dei processi, con l’obiettivo di assicurare la risoluzione rapida dei problemi, un maggior risparmio economico e un notevole incremento dei risultati complessivi.

Oltre al metodo di base, oggi, di pari passo con la digitalizzazione dei processi, Lean Plastic propone l’evoluzione 4.0 con nuove soluzioni di alta tecnologia e automazione che si affiancano all’approccio tradizionale di re-engineering e riorganizzazione, verso lo sviluppo di un mondo completamente interconnesso. In quest'ottica, Lean Plastic 4.0 si posiziona come faro nel percorso verso la “Smart Factory” dell’industria plastica, supportando manager e aree produttive con consulenza in azienda, affiancamento a manager e imprenditori, assistenza costante e formazione attraverso corsi, seminari e anche e-book dedicati.

 

Il contributo di innovazione e creatività di iHR Solution

Un esempio di vivacità del settore plastico è rappresentato dall’azienda marchigiana iHR Solution, nata nel 2012 da un’idea di Diego Paolini e Michele Ranco. Specializzata nella progettazione, nella costruzione e nella fornitura di sistemi d’iniezione per lo stampaggio di materie plastiche, iHR Solution è intervenuta a Plastic Day 4.0 portando il proprio contributo di innovazione e creatività. Oltre a questo, però, l’azienda ha lanciato anche un duplice messaggio molto preciso: la necessità di collaborare e l’importanza di condividere le proprie conoscenze con il mercato, promuovendo un dialogo continuo e paritetico con tutti gli attori, fornitori e clienti che ne fanno parte. Obiettivo finale: crescere e innovare insieme.

Il modo in cui riuscirci è uno solo: utilizzare le migliori materie prime e adottare standard tecnici elevati, in modo da offrire ai clienti soluzioni d’eccellenza e la libertà di dare vita a progetti avveniristici e a prodotti sicuri e funzionali. Una qualità che va di pari passo con serietà e professionalità anche nei servizi pre/post vendita.

 

L’esempio virtuoso di Maxi Melt

Le viti di plastificazione realizzate da Maxi Melt sono ormai diventate sinonimo di eccellenza per molte imprese come ITW Automotive Italia di Hone (Aosta), Saga Plastic di Cadoneghe (Padova) e Lameplast Group di Novi (Modena), attivo nel settore medicale.

Una vite, quella firmata Maxi Melt, che si presenta come scelta obbligata quando si necessita di elevata precisione e ripetibilità di processo. Progettata circa 15 anni fa per risolvere i problemi di plastificazione delle resine acetaliche, oggi si rivela adatta a trasformare tutti i polimeri. Ed è proprio questa completa capacità di adattamento, che consente alla vite Maxi Melt di garantire aumento della produttività e miglioramento dell’estetica del prodotto.

 

GMP Reggio Emilia: collaborazione destinata alla crescita comune

È intervenuto a patrocinare l’evento di Correggio anche il gruppo GMP (Gomma e Materie Plastiche) di Unindustria Reggio Emilia, impegnato per riunire le imprese del settore al fine di offrire loro rappresentanza, consulenza, sostegno e formazione. L’associazione promuove il confronto tra le realtà che si occupano della trasformazione di materie plastiche, allo scopo di favorire una collaborazione destinata alla crescita comune.

Tante le iniziative di formazione organizzate, non solo attraverso seminari e corsi per le aziende, ma anche tramite un progetto specificamente dedicato alle scuole. Attraverso un corso su meccanica e materie plastiche che si tiene presso l’ITI Einaudi di Correggio, l’associazione fornisce infatti agli studenti competenze specifiche per “specializzare” il proprio curriculum vitae e guadagnarsi l’opportunità di sviluppare un profilo professionale di alto contenuto, proprio come quello ricercato dalle aziende del distretto plastico.