Sono ormai passati tre decenni dal giorno in cui una lungimirante società d’ingegneria austriaca - specializzata in elettronica di controllo e sistemi per l’automazione industriale - decise di investire nel nostro Paese. In questi trent’anni, quello che è nato come un dinamico gruppo di sole tre persone è cresciuto fino a sfiorare i 100 dipendenti, portando il mercato italiano a diventare il secondo per importanza nel fatturato globale di B&R.

Per festeggiare degnamente questi primi trent’anni in Italia, il 4 ottobre l’azienda ha organizzato un evento per la stampa specializzata nella propria sede di Passirana di Rho, ai confini con Milano. A fare gli onori di casa sono stati innanzi tutto la responsabile marketing & comunicazione, Nicoletta Ghironi, e l’AD Luca Galluzzi. Quest’ultimo, dopo aver raccontato alcuni simpatici aneddoti legati alla storia italiana di B&R, ha quindi dichiarato: “Per la crescita in Italia ha sicuramente giocato un ruolo importante la capacità di assecondare - e, nella maggior parte dei casi, di anticipare - le necessità dell’industria con prodotti all’avanguardia e con una soluzione da sempre totalmente integrata. Determinante è stata anche la filosofia di interconnessione e integrazione, promossa in modo sistematico da B&R e divenuta oggi tanto attuale grazie all’avvento della smart manufacturing e del piano nazionale Industria 4.0. Questa visione ha sempre animato e guidato lo sviluppo tecnologico in casa B&R, dotando gli OEM e l’industria manifatturiera di vantaggi competitivi sui loro mercati”.

“Oltre alla tecnologia, a portare “l’arancione” a diffondersi e guadagnare quote di mercato italiano anno dopo anno, sono state la reattività e la competenza profuse in ogni ruolo aziendale”, ha proseguito Galluzzi. “In ogni occasione, dal primo incontro commerciale, alla formazione specialistica, al supporto tecnico, allo sviluppo dell’applicazione, al servizio post vendita, alle attività di marketing e comunicazione congiunte, per le persone B&R c’è sempre l'obiettivo di sostenere e supportare al meglio le esigenze delle aziende per quelle che sono le specifiche esigenze.

A fare la differenza è una predisposizione personale del team B&R, che mette passione nel proprio lavoro e attenzione per il cliente, che vanno oltre il mero e dovuto rapporto professionale. Tutto ciò si traduce in rapporti di partnership duraturi con i clienti, che sanno di avere in ogni situazione qualcuno che può ed è ben disposto ad aiutarli, con competenza e assistito da una rete globale di persone con esperienza nei diversi settori industriali”.

Rispondendo ad alcune domande dei giornalisti presenti, Luca Galluzzi si è poi focalizzato sul nuovo corso di B&R, la quale, dal 6 luglio 2017, è diventata una business unit del gruppo ABB, che opera in oltre 100 paesi con circa 132000 dipendenti. “I proprietari e i fondatori del gruppo austriaco si sono prodigati affinché ABB mantenesse il brand B&R ancora per lungo tempo e nulla cambiasse nella nostra organizzazione interna”, ha affermato l’AD. “È stato inoltre già dimostrato che non vi è sovrapposizione di prodotti tra le due aziende, ma che, anzi, i sistemi B&R riempiono un gap di ABB nel campo dell’automazione dei macchinari e dei processi produttivi. Infine, sono state già messe a punto alcune sinergie per poter fornire, ad esempio, sistemi completi basati su motori elettrici ABB di grandi dimensioni (non presenti nel portafoglio di B&R) e componenti B&R per l’automazione”.

Il marchio B&R rimane quindi, per certo, un riferimento nell’ambito dell’automazione industriale. L’azienda è in grado di combinare tecnologia all’avanguardia e ingegneria avanzata per fornire alle imprese, in ogni settore industriale, soluzioni complete per l’automazione di macchina e di fabbrica, per il controllo di movimento, per l’interfaccia uomo macchina e per le tecnologie di sicurezza integrate.

 

L’importanza della collaborazione

Chiaramente B&R non sarebbe diventata quella che è oggi senza poter contare sulle aziende italiane, dinamiche e tuttavia solide, in grado di creare macchine che competono e vincono sul mercato globale, con prestazioni al top di gamma e la capacità di creare soluzioni innovative in risposta a nuove esigenze. “Sappiamo di dovere a loro i nostri successi”, ha affermato Nicoletta Ghironi. “Per questa ragione abbiamo voluto averle al nostro fianco in questo momento di festeggiamenti, a raccontare insieme a noi questa piccola fetta di storia dell’automazione italiana che ci riguarda. È quindi un privilegio poter contare oggi sulla presenza di alcune delle persone e delle aziende che hanno vissuto con noi questi entusiasmanti primi 30 anni di B&R in Italia”.

Alla conferenza, infatti, hanno raccontato la loro esperienza con “l’automazione arancione” (in ordine alfabetico) ben nove partner di B&R. Il primo a salire sul palco è stato Angelo Accossato, managing director e CEO di Coproget, che, con sede a Grugliasco (TO), è specializzata nella progettazione e nella costruzione di attrezzature meccaniche speciali e impianti automatici per la lavorazione a freddo della lamiera: impianti di stretch/bending, linee di profilatura, linee di tranciatura/foratura/formatura, stampi tradizionali/transfer/progressivi.                                    

L’ospite successivo, Alessando Mancin, è invece il proprietario di Mancin Automazioni, di Piscina (Torino), azienda che realizza da più di vent’anni software e impianti elettrici applicati nel settore meccanico, chimico, nautico, alimentare e nella domotica. La società rivolge particolare attenzione alla ricerca di nuove tecnologie per un maggiore risparmio energetico e per la tutela dell'ambiente.

Angelo Nicoletti, country manager Italy di Datalogic Automation, ha poi spiegato come, grazie anche alla partnership con B&R, Datalogic sia diventata leader a livello mondiale nei mercati dell’acquisizione automatica dei dati e di automazione dei processi. L’azienda, ubicata nel bolognese, è specializzata nella progettazione e produzione di lettori di codici a barre, mobile computer, sensori per la rilevazione, misurazione e sicurezza, sistemi di visione e marcatura laser.

Fondata nel 1980 e attiva nella progettazione e nella costruzione di soluzioni tecnologiche per l’assemblaggio e il collaudo, Elettrosystem, il cui attuale stabilimento si trova a Scurzolengo (Asti), si colloca tra i maggiori fornitori europei di sistemi di automazione industriale. Per la società ha parlato il chief information officer & controller Daniele Buttaci.

È quindi seguito l’intervento di Tiziano Valli, responsabile ufficio acquisti di Fedegari Autoclavi (Albuzzano, Pavia), azienda che fa parte di un gruppo industriale internazionale il cui obiettivo strategico è la fornitura di macchine, sistemi, componenti e servizi nel campo della sterilizzazione, della biodecontaminazione chimica e del controllo della contaminazione ambientale per l’industria farmaceutica, biotecnologica e alimentare.                        

Ma non è solo B&R a festeggiare quest’anno il proprio anniversario. Moss spegne ben 50 candeline nel 2017, come ha ben precisato il suo responsabile dell’ufficio elettronico, Andrea Capiluppi. La società è infatti nata nel 1967 con un obiettivo ben preciso: la costruzione di macchine offset e serigrafiche per la decorazione di oggetti e contenitori in plastica, da cui deriva anche il nome: Macchine Offset (&) Silk - Screen. Nell’arco degli anni la gamma produttiva si è però estesa anche alle macchine per la stampa a caldo, alle macchine polifunzionali per tubetti e secchi e a quelle per la stampa digitale.

Fondata nel 1954 e società leader nella progettazione e nella produzione di macchine per l'imballaggio, con sede a Parma e operante a livello mondiale, da sessant’anni Ocme fornisce soluzioni per il confezionamento di beni di consumo di alta qualità, basate sulla ricerca continua di innovazioni tecnologiche. A raccontare la sua partnership con B&R è stato Gabriele Folli, communication manager di Ocme.

L’intervento seguente è stato quello di Nicola Bazzoni, Automation & Electrical project manager di Sidel, con sede centrale italiana a Parma e leader mondiale per la fornitura di soluzioni a basso impatto ambientale destinate al packaging in PET, in vetro e in alluminio dei cibi e dei liquidi alimentari quali acqua, bibite gassate, latte, prodotti sensibili, oli alimentari e bevande alcoliche. Si tratta di linee complete che vanno dal packaging al soffiaggio e, lungo tutto il percorso produttivo, fino alla palettizzazione.
Con quartier generale a Colognola ai Colli (Verona), Uteco Converting è invece un importantissimo produttore di macchine da stampa focalizzate sulle più diverse applicazioni del packaging flessibile, come ha ben raccontato il suo electronic development manager, Mauro Cattaruzza. Uteco fornisce soluzioni innovative con la sua vasta gamma di macchine per la stampa flessografica e rotocalco per accoppiamento; realizza inoltre macchine con configurazioni speciali di grande contenuto tecnologico, sempre sviluppando ricerca e innovazione.                                  

Giovanni Morandi, dipartimento commerciale di WM Wrapping Machinery, ha infine descritto la propria società, situata nel Canton Ticino (Svizzera) e impegnata dal 1981 nella progettazione e nella costruzione di macchine per la termoformatura, a cui si sono aggiunti, dal 1992, anche impianti in-line completi, con i relativi gruppi d’estrusione. Il qualificato team tecnico di WM è continuamente impegnato nello sviluppo di miglioramenti di processo e sperimentazioni per l’ottenimento di soluzioni tecnologicamente all’avanguardia, con il fine ultimo di soddisfare le esigenze specifiche di ogni utilizzatore.

L’evento B&R per il trentennale italiano si è quindi concluso con un momento di networking e con una visita guidata all’interessantissimo museo storico Alfa Romeo di Arese.