Si è tenuta a Berlino il 7 novembre la seconda conferenza biennale di PVC4Cables intitolata “In PVC Cable We Trust! Innovazione e sostenibilità per sistemi elettrici inteelligenti”. Oltre 90 rappresentanti dell’industria europea dei cavi in PVC hanno discussi sul futuro del settore, concentrandosi in particolare su ricerca e sviluppo, sostenibilità e tendenze di mercato.

 

“A livello mondiale, il PVC rimane il materiale più utilizzato, con il 53% dei volumi di compound trasformati e una crescita stimata dell'1-1,5% nei prossimi anni. In Europa il PVC mantiene la sua leadership tra i materiali utilizzati nell'industria dei cavi a bassa tensione”, ha confermato Astrid Aupetit, senior research analyst di AMI Consulting.

 

Il PVC è una scelta di eccellenza grazie alla versatilità delle sue formulazioni, alla facilità di lavorazione, alle sue eccellenti proprietà isolanti, alle sue prestazioni in termini di resistenza al fuoco e agli agenti atmosferici e alla sua efficienza in termini di costi.

 

“Il nostro studio di TCO (Total Cost of Ownership, la metodologia di valutazione ideata per calcolare i costi dell’intero ciclo di vita di un prodotto per acquisizione, funzionamento e manutenzione) dimostra che nei cavi in PVC maggiore è il contenuto di PVC minori sono i costi per chi utilizza il cavo. Inoltre, sulla base dell'analisi costi-benefici del riciclo di PVC, escluso il recupero del rame, maggiore è la quantità di PVC nel cavo, superiori sono i benefici netti del riciclo rispetto a discarica e incenerimento”, ha spiegato Alessandro Marangoni di Althesys.

 

Sebbene il PVC sia considerato da molti un materiale maturo, la ricerca e le innovazioni sulle formulazioni sviluppate negli ultimi anni hanno portato a risultati molto promettenti.

 

“Le formulazioni dei cavi a base di PVC plastificato possono essere migliorate, in particolare per quanto riguarda stabilità termica e riduzione nelle emissioni di HCl mediante l'uso di nanomateriali”, ha affermato Enrico Boccaleri, dell’Università del Piemonte Orientale.

 

“In Italia abbiamo sviluppato compound per cavi in PVC con bassa acidità dei fumi e ottime prestazioni al fuoco. La nostra ricerca ha dimostrato che possiamo produrre compound di PVC con un'acidità dei fumi 25 volte inferiore rispetto a quella dei compound standard attualmente utilizzati. Sono attualmente in corso test per migliorare ulteriormente le prestazioni”, ha dichiarato Gianluca Sarti, rappresentante del gruppo compound per cavi di PVC Forum Italia.

 

“Il PVC può ottenere i massimi risultati di reazione al fuoco rispetto a qualsiasi altro materiale termoplastico se opportunamente formulato con additivi adeguati e filler ritardanti di fiamma”, ha sottolineato Camillo Cardelli, ricercatore di i-Pool, presentando un aggiornamento sui ritardanti di fiamma con basso fumo e bassa acidità.

 

Con queste premesse, Erica Lo Buglio, PVC4Cables, e Marco Piana, direttore di PVC Forum Italia, hanno presentato la nuova brochure di PVC4Cables su come scegliere i cavi in PVC secondo il CPR, dimostrando la capacità dei cavi in PVC di adattarsi alle specifiche individuali di destinazione d’uso/rischio di incendio a costi competitivi.

 

Roland Dewitt di Accipis e Chris Howick, product regulation manager di Inovyn, hanno aggiornato i partecipanti rispettivamente riguardo alla standardizzazione di interesse per l'industria dei cavi e all’attuale situazione normativa in Europa per le paraffine clorurate a catena media secondo REACH e RoHS.

 

“Il cavo elettrico che presenta i migliori risultati, secondo gli indicatori ambientali considerati, è quello in PVC con il 25% di materiale riciclato nella sua formulazione”, ha commentato Josè M. Baldasano, professore all'Università Politecnica della Catalogna, presentando il suo nuovo studio di LCA sul consumo di energia ed emissioni di anidride carbonica associati a produzione, uso e smaltimento dei cavi in PVC.

 

Il riciclo è senza dubbio uno dei punti di forza del PVC. “Eccellenti le prestazioni raggiunte nel 2018 nel riciclo dei cavi in PVC, con 151.506 tonnellate riciclate e un aumento del 20,3% rispetto al 2017”, ha illustrato Ingrid Verschueren, direttore generale di Recovinyl, parlando di sfide e opportunità per allineare i cavi in PVC ai principi dell’economia circolare. Dal 2000 sono state riciclate oltre 1,1 milioni di tonnellate di cavi in PVC nell'ambito dei programmi Vinyl 2010 e VinylPlus, con un risparmio di quasi 2,3 milioni di emissioni di anidride carbonica.

 

La riciclabilità dei cavi in PVC è stata evidenziata anche da Piero De Fazio, ricercatore senior di Enea (l’agenzia nazionale italiana per nuove tecnologie, energia e sviluppo economico sostenibile), illustrando il Progetto “Upcycling” del PVC: dal de-manufacturing con recupero e riciclo del PVC dei cavi elettrici di impianti per l’energia al re-manufacturing per prodotti a basso impatto ambientale.

 

Alcuni esempi pratici di servizi analitici e certificazioni sono stati presentati da Gerald Aengenheyster, amministratore delegato di SKZ-Testing, mentre Stefan Eingärtner, direttore tecnico di VinylPlus, ha illustrato VinylPlus Product Label, lo schema di certificazione di sostenibilità per prodotti in PVC sviluppato da VinylPlus con BRE (Building Research Establishment) e The Natural Step.

 

Chiudendo la conferenza, Zdenek Hruska, project manager di PVC4Cables, ha rimarcato che i concreti risultati ottenuti dalla piattaforma PVC4Cables nei primi due anni di intenso lavoro sono stati possibili grazie alla collaborazione tra produttori di PVC resina, produttori di stabilizzatori e plastificanti, trasformatori, esperti dell’industria, università ed enti di ricerca, che hanno dato un nuovo impulso all'innovazione ambientalmente compatibile nel settore dei cavi in PVC.