È ripartita per il secondo anno la campagna di educazione ambientale “Salva un sacchetto. Salva l’ambiente” sull’utilizzo dei sacchetti per la spesa. Promossa da Conai in collaborazione con Fida, Federdistribuzione, Confcommercio, Ancc Coop e Ancd Conad, l’iniziativa vuole sensibilizzare a un uso consapevole dei diversi tipi di sacchetti ed educare a comprenderne l’impatto ambientale. L’obiettivo? Non sprecarli grazie a un corretto ciclo di riutilizzo e di riciclo.
Da alcuni giorni moltissime catene della GDO italiana, insieme alla piccola e media distribuzione alimentare, hanno attivato la campagna promozionale declinata su tre tipologie di sacchetti.
Quelli in plastica ultraleggeri per gli alimenti sfusi, tipici dei reparti ortofrutta, gastronomia e panetteria, in materiale compostabile, che si conferiscono con la frazione organica dei rifiuti domestici. Quelli in plastica per il trasporto, biodegradabili e compostabili, distribuiti soprattutto alle casse, riutilizzabili per la raccolta differenziata dell’organico. E quelli in plastica riutilizzabili più volte per la spesa o per altri scopi, da differenziare nella plastica una volta rotti.
Salva un sacchetto. Salva l’ambiente vivrà anche sul web e sui social network Facebook, Twitter, Instagram e Linkedin con l’hashtag #controglisprechi. Per una diffusione sul web è stato ideato anche un video che, a metà strada fra il tutorial e il video-manuale, dà istruzioni chiare e mirate su come allungare il ciclo di vita dei sacchetti di uso quotidiano.
“Educare i consumatori a corrette modalità di utilizzo e recupero dei sacchetti è parte del nostro ruolo istituzionale. Il nostro comportamento di tutti i giorni, in un gesto che è parte delle nostre vite come quello di fare acquisti, è il primo passo per un corretto processo di gestione dei rifiuti di imballaggio: spreco e abbandono dei sacchetti devono essere combattuti sia attraverso un’informazione corretta sia attraverso proposte concrete che minimizzino l’impatto ambientale dei nostri stili di consumo”, ha affermato Giorgio Quagliuolo, presidente di Conai.
Nel 2018 il cnsorzio nazionale imballaggi ha recuperato l’80,6% dei rifiuti di imballaggio: 10,7 milioni di tonnellate dei 13,3 milioni totali immessi al consumo. Di queste, la parte avviata a riciclo sfiora il 70%.