La società cinese Red Avenue New Materials Group costruirà a Shanghai un impianto per produrre 60 mila tonnellate all’anno di copoliestere compostabile (PBAT) utilizzando la tecnologia di processo di Basf, che venderà tali materiali con il marchio ecoflex. È quanto previsto da un accordo firmato dalle due multinazionali, secondo il quale l’impianto entrerà in funzione nel 2022.
In base alle stime, il mercato globale delle plastiche di origine biologica e compostabili dovrebbe crescere circa del 15% all’anno. La previsione di uno sviluppo positivo del mercato sarebbe sostenuta dalle nuove normative già adottate o in via di adozione in molti paesi per passare all’utilizzo di materiali compostabili per la produzione di sacchetti, film da pacciamatura e imballaggi.
I biopolimeri ecoflex di Basf sono stati introdotti nel mercato nel 1998 e sono certificati compostabili in base alle norme DIN EN 13432 e ASTM D6400. Vengono utilizzati insieme ad altri materiali ottenuti da fonti rinnovabili per produrre i compound ecovio, la gamma di biopolimeri compostabili di Basf. Tra le applicazioni tipiche di questi compound rientrano sacchetti per la raccolta dell’umido e per ortofrutta, film trasparenti e per pacciamatura e imballaggi alimentari.